I benefici della dieta mediterranea sono conosciuti in tutto il mondo, è diventata uno stile di vita e considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità dal novembre 2010. Rispetto ad altri tipi di dieta, alla base c’è l’eliminazione dei grassi animali che viengono sostituiti parzialmente dall’olio di oliva, e, come noto, prevede il consumo di una grande quantità di verdure e pesce freschi consumati al momento. In questi giorni, la dieta mediterranea, è stata oggetto di discussione al XXVII convegno di medicina della riproduzione, attualmente in corso ad Abano Terme.
La dieta mediterranea, spiegano gli esperti:
“E’ caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da cereali, frutta fresca o secca, verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie. Il tutto accompagnato da vino o infusi”.
Al convegno è intervenuta anche la dottoressa Katherine Esposito, del Dipartimento di geriatria e malattie del metabolismo al II Università di Napoli, che ha aggiunto un’altra proprietà benefica a proposito della già apprezzata dieta mediterranea, e riguarda le prestazioni sessuali che ne traggono beneficio, ed ecco la spiegazione:
“I cibi freschi della cucina mediterranea, favorendo il benessere generale, possono concorrere a una buona vita sessuale: le loro proprietà antiossidanti hanno effetti benefici sulle salute delle arterie e, di conseguenza, sulle prestazioni sessuali: mangiare mediterraneo migliora la performance nel maschio e aiuta la donna a sentirsi meglio con la propria sessualita’”.
Ai già conosciuti benefici, dunque, gli esperti aggiungono gli effetti positivi sulla vita sessuale della coppia, considerando la dieta mediterranea al pari di un afrodisiaco:
“Una serie di osservazioni cliniche e di studi di intervento ha dimostrato che l’elisir di lunga vita si applica anche alla sfera sessuale. L’adesione ai principi della dieta mediterranea ha notevolmente migliorato il vissuto sessuale di pazienti che allo stato basale erano affetti da disfunzione erettile (uomini obesi o con sindrome metabolica, una costellazione di fattori di rischio per malattie cardiovascolari e diabete) o da disturbi sessuali femminili”.
Dal convegno, però, emerge anche un dato inquietante sulle mille sostanze che possono essere dannose per la nostra salute e per l’ambiente. E’ il caso degli additivi alimentari che sono presenti in prodotti di uso comune (dentifrici, saponi, detersivi, yogurt, cibi in scatola), sembra che il costante uso possa essere causa di asma, reazioni allergiche, disturbi gastrici e squilibri al sistema ormonale. Sotto accusa il colorante chimico che viene utilizzato per far apparire di colore acceso i gamberetti, la confezione in plastica che contiene le insalate. Sotto osservazione anche bagnoschiuma, shampoo, deodoranti e ammorbidenti.
Photo credit: claudio marchini su Flickr