I flexitariani che in un certo senso potremmo definire come dei “vegetariani part time” stanno aumentando sempre più negli Stati Uniti e probabilmente questa nuova tendenza ben presto prenderà piede anche nel nostro paese; i flexitariani usano sì le proteine animali ma solo sporadicamente (sono orientati verso un regime alimentare quasi vegetariano) e questo sia per ragioni di salute che etiche che di ambiente. Da tempo oramai è sempre più diffusa l’opinione che un consumo limitato di carne allunghi l’aspettativa di vita e tenga lontano le malattie (come l’obesità ma anche l’ipertensione).
Attenzione poi perché per mantenere in salute gli animali a volte possono venire impiegati medicinali potenzialmente dannosi per l’organismo umano; anche l’ambiente può trarre benefici da questa scelta: produrre carne vuol dire molte emissioni di CO2 provocando inquinamento. Limitando il consumo di carne i danni all’ambiente possono essere contenuti. E visto che la carne ha un costo non indifferente per le nostre tasche, consumandone in misura minore riusciremo a risparmiare.
Photo Credits| Bright Meadow su Flickr