Non ci sono buone notizie per le donne che amano usare lo smalto per le unghie, colorati, allegri, completano il look, è vero, a volte fanno la differenza, è quel tocco in più ma, stando a nuovo ricerche, bisogna usarli con cautela. Il sito “thedailygreen” ha, infatti, riportato il risultato di uno studio effettuato dal Dipartimento per le sostante tossiche della California, ebbene, le notizie non sono affatto confortanti.
Lo smalto per le unghie conterrebbe un trio tossico di sostanze chimiche pericolosissime per la salute. Si tratta del dibutilftalato, toluene e formaldeide. Nonostante la legge imponga di riportare fedelmente la composizione dei prodotti venduti, su quelli che usiamo per decorare le unghie, è frequente che compaia la dicitura tranquillizzante che non contiene sostanze pericolose.
Sembra che la realtà sia ben diversa e che lo smalto per le unghie li potrebbe contenere. Il rischio più alto lo correrebbero non tanto le donne che ne fanno un uso regolare, quando gli addetti ai lavori dei saloni di bellezza che maneggiano quotidianamente gli smalti.
Il Dipartimento per le sostanze tossiche riconosce il il dibutilftalato e il toluene come tossine dello sviluppo, ancor più pericolosa la formaldeide che viene considerata ad altorischio cangerogeno. La ricerca medica californiana ha esaminato un numero limitato di prodotti che vengono normalmente usati nei saloni di bellezza, in particolare nella zona di San Francisco. Su 25 smalti esaminati, 12 non contenevano almeno una delle sostanze tossiche, in 7 non c’erano tracce, più grave la situazione di quelli che dichiaravano di non contenere nessuna delle sostanze incriminate, solo due erano regolamentari.
Da sempre le associazioni dei consumatori sono severe nel far rispettare le norme di legge, particolarmente attente alla salute degli americani, anche in questo caso si sono mobilitate per imporre alle case cosmetiche che producono smalto per le unghie di essere più trasparenti sui componenti dei prodotti.
Prima a scendere in campo è Lisa Archer, direttore della “Campagna per i cosmetici sicuri” presso la Breast Cancer Found, che insiste affinchè le autorità facciano qualcosa di concreto per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei consumatori.
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