Il mondo sta attraversano un momento di crisi come non si vedeva da tempo, l’Italia non è diversa dal resto del mondo, si fa fatica a tirare avanti, ed allora si cercano degli “scacciapensieri”. Per affrontarla senza troppi scossoni, si risparmia su tutto, anche sulla spesa ma, stando a quanto riportato da “La Repubblica”, gli Italiani non rinunciano al botox, costi quel che costi. Sembra che sedici italiane su mille, si sottopongono a interventi di chirurgia plastica, anche se minimi, vuoi che sia la punturina, o il trattamento all’ultimo grido per volumizzare, appiattire o altro alle nostre più o meno fluenti chiome.
Tutto parte dallo spirito di emulazione degli italiani, pur di somigliare alla tale star o a un protagonista di una qualsiasi pubblicità, siamo disposti a tutto. Non seguiamo, ad esempio, persone come Julia Roberts o Charlize Teron che dicono assolutamente no al botox. Più o meno è questo il senso delle parole di Michele Pascone, ordinario a Bari e segretario della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica:
In Italia c’è uno spirito di emulazione molto sviluppato, i media e soprattutto la televisione propongono modelli sempre perfettamente in forma, sempre giovani e molti vogliono seguirli”.
In buona sostanza, quei modelli che tanto vanno di moda, che non hanno il benchè minimo difetto fisico, sempre perfetti in ogni occasione, sono diventati l’esempio da seguire. Il problema è che si è abbassata la fascia di età che si rivolge agli interventi per migliorare il proprio aspetto. Se un tempo erano gli “enta” e gli “anta”, in tempi moderni sono sempre più giovani coloro che ricorrono alla chirurgia plastica e dintorni, si è disposti a risparmiare, si rinuncia all’happy hour, alla pizza con gli amici, alle vacanze ma non all’intervento per migliorare il proprio aspetto fisico.
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