Le mani vengono spesso date per scontate, sono continuamente sollecitate e sottoposte a movimento. Non ci si accorge di quanto siano indispensabili se non nel momento in cui iniziano ad avere dei problemi che sono diversi e possono coinvolgere l’intero palmo o le singole dita, vediamo i più comuni.
Formicolii, sensazione di intorpidimento alle prime tre dita della mano soprattutto di nott: è probabile che si soffra della sindrome del tunnel carpale. Questo problema è dovuto alla compressione del nervo mediano a livello del polso e si può diagnosticare con certezza solo con l’esame elettromiografico/elettroneurografico. Per porvi rimedio si può utilizzare una polsiera e seguire una cura con farmaci antinfiammatori. Se il problema non dovesse risolversi si opta per l’intervento chirurgico che prevede il taglio del legamento trasverso del carpo.
La comparsa di dolore al polso quando si muove il pollice è un possibile segno della malattia di de Quervian. Si tratta di un’infiammazione della guaina che riveste i due tendini che fanno muovere questo dito. Colpisce soprattutto chi effettua movimenti ripetitivi. Il primo passo è applicare un tutore e prendere degli antinffiamatori. Se queste precauzioni non dovessero risolvere il problema, si può intervenire chirurgicamente. L’operazione, che si effettua in day hospital e dura circa dieci minuti, consiste nella semplice apertura della guaina di scorrimento dei tendini.
Dolori e rigidità della mano al mattino appena svegli e che scompaiono durante il giorno per poi ripresentarsi la notte, possono indicare la presenza di artrite reumatoide, un’infiammazione cronica che produce con il passare del tempo deformazione e lesioni articolari irreversebile. Se ci fosse bisogno di un intervento chirurgico, si può operare rimuovendo la membrana infiammata che provoca il dolore e distrugge i tessuti con cui viene a contatto e a volte i tendini.
Quando si sente un piccolo fastidio nel palmo, alla base delle dita e la flessione delle dita avviene con scatti improvvisi, si deve pensare al dito a scatto. La cura iniziale prevede la somministrazione di antinffiamatori e a volte l’uso di un tutore che mantiene il dito esteso durante la notte, ma nei casi più seri bisogna ricorrere all’operazione. Dopo l’intervento, in anestesia locale, l’utilizzo della mano è immediato.
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