Vi ricordiamo che 230 farmaci di fascia C e quindi a carico completo dei cittadini sono in vendita senza obbligo di ricetta anche all’interno delle parafarmacie e all’interno dei corner della grande distribuzione; è possibile consultare la lista completa all’interno della Gazzetta Ufficiale del 26 aprile 2012. Tra i farmaci che si potranno quindi acquistare anche fuori dalle farmacie possiamo trovare colliri antiallergici ma anche medicinali contro l’herpes virale e antinfiammatori da mettere sulla pelle.
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti ha così commentato questa decisione
Bisogna dare atto al ministero della Salute e all’Aifa di aver operato la scelta dei farmaci che perderanno l’obbligo della prescrizione medica con molto equilibrio, tenendo presenti le effettive necessità del cittadino in termini di automedicazione, evitando fughe in avanti che pure qualcuno auspicava
Puntualizza però
Come avevamo detto a suo tempo, questo delisting comporta un’ulteriore riduzione del fatturato delle farmacie convenzionate, visto che questi medicinali saranno ora distribuiti anche negli esercizi di vicinato e nei corner della distribuzione, circostanza che smentisce ancora una volta chi aveva detto che i provvedimenti governativi non toccavano le farmacie di comunità.
Come professionisti, peraltro dobbiamo sottolineare come l’aumento dei medicinali la cui dispensazione è affidata alle indicazioni del farmacista renda ancora più importante la sua opera di consiglio del cittadino e renda ancora più evidente la necessità di non abbassare la guardia sulla farmacovigilanza. Servirebbe anche, proprio per l’aumento delle opzioni disponibili nell’automedicazione, un più stretto contatto tra tutti gli attori dell’assistenza sul territorio, e un interscambio adeguato di informazioni, ma questo sara’ possibile solo con una riforma organica del servizio farmaceutico e con una rapida implementazione del modello della farmacia dei servizi. Due elementi dei quali però ancora non c’è traccia. Allo stesso modo, non si vede l’intenzione di mettere mano a un provvedimento ormai indifferibile per l’equilibrio del servizio: il rinnovo della Convenzione con una nuova formula di remunerazione che permetta la dispensazione in farmacia anche dei medicinali innovativi, così da rimettere il farmacista al centro del sistema del farmaco italiano
Voi cosa ne pensate di questa decisione?
Fonte asca
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