Non stai piangendo ma gli occhi ti lacrimano, si tratta di allergia al polline che puntualmente si presenta nel periodo delle fioriture, e rappresenta una tortura per lo sguardo degli oltre otto milioni di italiani che ne soffrono. Per dare sollievo agli occhi, va subito detto che gli esperti consigliano di evitare il cortisone e i colliri antinfiamatori, meglio preferire gli antistaminici di ultima generazione.
Il gonfiore alle palpebre, insieme al prurito e al rossore alle congiutive, ti spingono a sfregarti gli occhi con le mani, peggiorando i sintomi della congiuntivite allergica tipica della stagione primaverile che quest’anno tarda ad arrivare. Vediamo alcuni consigli per alleviare il fastidio e dare sollievo allo sguardo stravolto dall’allergia al polline.
Innanzitutto va detto che i sintomi sono tanto più intensi quanto più si ha una polisensibilizzazone ai pollini di piante diverse. Sempre più spesso, dicono gli esperti di oftalmologia, si verificano casi di pazienti allergici contemporaneamente alle graminacee, betullacee e alla parietaria, con disturbi agli occhi davvero presanti. La tentazione di entrare in farmacia e prendere il primo collirio di automedicazione è forte. Ma fate attenzione ai colliri a base di cortisone e derivati che sono da evitare perchè, usati più volte al giorno, rischiano di far aumentare la pressione intraoculare e di spianare la strada al glaucoma.
Anche i comuni colliri antinfiamatori, come i cortisonici, vanno usati con moderazione, per non più di una settimana. Contengono infatti sostanze astringenti che, riducendo il calibro deo vaso sanguigni, schiariscono subito le congiuntive arrossate. Ma, appena si sospendono, creano un fenomeno di rimbalzo, scatenando una nuova vasodilatazione.
La superficie oculare è ricca di mastociti, le cellule che rilasciano istamina (il mediatore responsabile della reazione allergica). Allora, se cerchi un collirio capace di alleviare il prurito e la lacrimazione senza effetti avversi chiedi al farmacista l’antistaminico, dopo aver consultato il medico.
Gli antistaminici di ultima generazione sono efficaci contro la congiuntivite primaverile, soprattutto quelli a base di levocabastina, un antistaminico puro, non mixato ad altre sostanze a rischio di effetti collaterali. Sono in grado di dare rapido sollievo agli occhi perchè agiscono al cuore del problema, bloccando il rilascio di istamina. Vanno usati 2-4 volte al giorno, a seconda dell’intensità dei sintomi, instillando una goccia per occhio.
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