Sembra che senza medicina e chirurgia estetica non si possa più fare a meno, ma le domande sono tante e riguardano soprattutto la sicurezza. Non sempre lo specialista a cui ci si rivolge soddisfa con le sue risposte, e spesso si scelgono medici improvvisati, considerando che i prezzi non sono proprio a buon mercato, dunque, la tendenza è di scegliere il low cost, disposti ad andare anche all’estero con proposte economiche molto allettanti, soggiorno ed intervento ad prezzi a volte inferiori a quelli italiani di oltre la metà, che per contro non offre né garanzie né, tantomeno, assistenza post intervento.
A mancare è soprattutto l’informazione corretta, per questo parte la prima campagna sulla qualità degli interventi di medicina e chirurgia estetica. Si tratta della campagna “E’una questione di qualità”, la prima istituzionale in Europa sull’importanza della qualità, promossa da Allergan Medical Aesthetic, una delle aziende sanitarie multispecialistiche più impegnate nello sviluppo e nella ricerca del settore.
I paesi europei interessati sono otto, per tutto il 2012 si potranno ottenere delle risposte concrete a quelle che sono le domande più frequenti. La campagna è anche partita sulle principali testate femminili e partirà, a breve, anche sulla stampa specializzata. Materiale informativo sarà anche distribuito in tutti gli ambulatori medici, nelle sale d’attesa, sarà proiettato un video esplicativo. Le domande sono disponibili sul sito www.qualityiskey.com, in Italia partirà a fine maggio:
1) Quali prodotti usa e perché?
2) Questo prodotto è stato ampiamente testato e sperimentato?
3) E’ un’azienda di cui si fida e perché?
4) Quanto è diffuso l’uso di questo prodotto a livello mondiale?
5) Quanto è soddisfatto dei risultati ottenuti?
Giuseppe Sito, chirurgo plastico, docente a contratto di Anatomia Umana Normale Facoltà di Medicina e Chirurgia della II Università di Napoli e della Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina a Indirizzo Estetico dell’Agorà di Milano, ha voluto così spiegare il perché di questa imponente campagna informativa sulla qualità della medicina e chirurgia plastica, che arriva dopo lo scandalo delle protesi PIP:
C’è confusione riguardo a un argomento dove l’informazione e la chiarezza dovrebbero essere alla base di ogni decisione. Il settore, invece, pullula di prodotti dalla provenienza incerta e non adeguatamente testata. Per non parlare di internet, dove si possono acquistare sostanze contraffatte, la maggior parte provenienti dalla Cina e dall’India, a prezzi stracciati, senza nessuna garanzia di sterilità e di purezza.
Photo Credit: Rynjim su Flickr