L’omeopatia è sempre più diffusa e conosciuta: infatti, secondo i risultati di un’indagine condotta da DoxaPharma è emerso che nel 2011 un italiano su sei ha fatto ricorso proprio a questi medicinali complementari. Sempre da questa ricerca è emerso che l’omeopatia è conosciuta dall’82% degli italiani purtroppo però solo in maniera superficiale e che il 16% li ha usati nell’ultimo anno; pensate poi che il 2,5% della popolazione li usa una volta alla settimana. Inoltre, sebbene gli intervistati siano a conoscenza del fatto che i farmaci omeopatici sono privi di effetti collaterali gradirebbero avere maggiori informazioni. Prodotti omeopatici che forse a breve verranno riconosciuti come dei veri e propri farmaci e trattati quindi come tali; vale la pena ricordare che non hanno effetti collaterali e che possono essere usati anche in gravidanza. E’ utile parlare della distinzione tra fitoterapia (dove alcuni prodotti andranno assolutamente evitati in gravidanza) e omeopatia; nella prima vengono usati estratti di piante a dosaggi molto alti. Nell’omeopatia invece la sostanza utilizzata (che può essere di origine animale, vegetale o minerale) viene diluita ed utilizzata in dosi infinitesimali; inoltre nel caso della fitoterapia sono possibili reazioni allergiche e intolleranze eventualità molto rara se si parla di omeopatia.
Ci sono comunque sia anche persone che ritengono che il prezzo dei prodotti omeopatici sia un po’ troppo alto e tra la popolazione non mancano individui convinti che ricorrere a questi medicinali complementari vada bene ma solo se si parla di problemi di poco conto. Insomma quel che appare evidente è che ancora in questo campo seppur molto conosciuto ci sia molta confusione: ecco perchè esperti del settore e medici dovrebbero aprirsi e costruire un dialogo costruttivo con i pazienti.
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