Gli uomini e i cani sono spesso colpiti dalla stessa malattia, questa volta parliano della Leishmaniosi, che può colpire entrambi, ma non è il cane a trasmetterla all’uomo, ne sentiamo parlare frequentemente nella medicina veterinaria, molto raramente di quella umana, malattia a volte sottovalutata anche se la leishmaniosi viscerale è solo seconda per importanta della sanità pubblica mondiale, dopo la malaria.
La leishmaniosi umana è causata da protozoi del genere Leishmania, ne esistono ben ventitre specie e può essere caratterizzata da diverse sindromi, le più comuni sono tre: la leishmaniosi viscerale (che se non diagnosticata in tempo può esser mortale perchè colpisce che colpisce diversi organi interni milza, fegato e midollo osseo), la leishmaniosi cutanea e mucocutanea (tipica dei paesi tropicali e dell’America Latina). Vediamo i sintomi principali.
Leishmaniosi umana viscerale: febbre irregolare, gonfiore e dolore addominale, diarrea, tosse, perdita di peso, anemia, ittero.
Leishmaniosi umana cutanea: papule eritematose in via di sviluppo, placche e ulcerazioni con pus che si asciuga formando una crosta, ferite che se non si infettano sono indolori.
Leishmaniosi umana mucocutanea: lesioni cutanee che guariscono spontaneamente, difficoltà a dormire a causa della congestione nasale, polipi nasali che si allargano al labbro superiore e del naso, sindrome più comune nei pazienti di razza nera.
La causa della Leishmaniosi è il morso dei pappataci (flebotomi) femmina infetti, in genere non ci si accorge del morso di questi insetti poichè volando non fanno rumore, sono più piccoli delle zanzare ed i loro morsi possono passare inosservati perchè non fanno male. I pappataci di solito sono più attivi al tramonto, di sera e durante la notte (dal crepuscolo all’alba). Alcune specie di Leishmania si possono trasmettere mediante trasfusione di sangue o uso di aghi infetti.
Si può contrarre se si visitano zone a rischio, per turismo o per lavoro, la leishmaniosi è più diffusa nelle zone rurali, maggiormente a rischio chi fa viaggi non organizzati, i campeggiatori, i soldati, i missionari, gli ornitologi, chi all’aperto dopo il tramonto.
Il discorso non cambia per la Leishmaniosi, dei nostri amici cani, per i quali l’incubazione varia da un minimo di 1 mese fino a svariati anni. Nel cane la Leishmaniosi si manifesta senza distinzione di razza o sesso, come per gli umani, i cani che vivono all’aperto sono maggiormente esposti al rischio di puntura da parte del pappatacio e quindi al rischio di infezione.
Esiste la prevenzione per questa dolorosa e pericolosa malattia, un esame del sangue può stabilire se è in corso, si passa poi ad una iniezione che dovrà essere fatta con regolarità secondo il consiglio del veterinario di fiducia. I più colpiti sono i cani di taglia grande, solo perchè il pappatacio ha più spazio per colpire il cane, a differenza di quelli piccoli. Esistono anche dei collarini che si dovranno indossare dai primi giorni di caldo fino ad ottobre inoltrato, in ogni caso, non sostituiscono il vaccino.
Photo credit: Diamond Delight La Pooch su Flickr