Vanity Wonder, chirurgia plastica illegale per avere un sedere enorme

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Leggendo l’articolo pubblicato dal Daily Mail vien subito da pensare “ad ognuno il suo”. Noi in Italia abbiamo Francesca Cipriani che, per avere un sedere alla Beyoncé, tondo, sodo ed un tantino extralarge, si era rivolta ad un chirurgo plastico, con il risultato di aver ottenuto solo un lato B asimmetrico, con tanto di causa legale intentata nei confronti dell’esperto a cui si era rivolta, ad altri spetta l’onore e l’onere di avere Vanity Wonder, una donna americana di trent’anni, madre di due figli che aveva il sogno di veder lievitare il suo fondo schiena.

Le donne non si accontentano mai, questo è vero, ed è una tendenza non solo italiana, a quanto si vede, Vanity Wonder decide, quindi, di passare dai 58 cm di girovita, alla bellezza di 114 cm, per farlo si affida al silicone, insomma, dove non può la natura, arriva il gel miracoloso. Ma, non tutto è oro quel che riluce, così, ha rischiato seriamente di morire, oltre ad aver speso ben 10 mila dollari per fare iniezioni di silicone ai glutei ed altri prodotti rigorosamente illegali.

Vanity Wonder ha deciso di scrivere un libro in cui ha raccontato tutte le sue vicissitudini, i suoi colpi di testa per arrivare ad avere il fisico che sognava ma, non avendone le possibilità economiche, ha deciso di trovare strade alternative, pericolosissime per la salute. Le malattie arrivane da sole, purtroppo, ma a volte le andiamo a cercare. Nel libro racconta di essersi rivolta ad una signora che le faceva iniezioni ma di non sapere neanche cosa contenessero, olio di soia, sigillante per pneumatici e persino il cemento.

Di professione Vanity Wonder fa la cameriera, con un passato da ballerina, non sapeva che il consiglio della sua collega le avrebbe provocato dolori atroci al punto che non poteva neanche sedersi. Non aveva mai pensato alle eventuali conseguenze con l’uso continuo di gel di silicone non sigillato all’interno di un impianto, una pratica vietata sia negli Usa che in Europa, poiché diventa tossico una volta entrato in circolo.

Aveva ottenuto il risultato sperato, un sedere che la gente notava, ma si era rovinata la vita. Poi la decisione di accantonare la sua ossessione, si è salvata la vita, ma il suo fondo schiena è rovinato per sempre. La morale della favola è che, non bisogna ricorrere alla chirurgia plastica a tutti i costi e, soprattutto, mai ricorrere al mercato nero per cercare di migliorarsi, oltre a non essere affatto certi dell’esito finale, si rischia seriamente di perdere la vita e si diventa quasi un fenomeno da baraccone. Ne vale davvero la pena?

Photo credit: Chic_Physique su Flickr

Fonte: www.dailymail.co.uk

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