Chi non ha mai sentito parlare di antiossidanti? Si parla molto dei loro effetti benefici, fra questi, non ultimo, c’è il resveratrolo. Il miracoloso principio attivo antiossidante è contenuto nel vino rosso, di conseguenza nell’uva, ma anche in alcuni frutti come le noci e le arachidi. Da molti ritenuto una sorta di elisir di lunga vita per via delle numerose proprietà di cui può vantarsi, che spaziano dal migliorare le prestazioni fisiche, alla resistenza alla fatica, insomma, una gran quantità di malattie.
Le prime ricerche fatte dagli scienziati per appurare quali fossero le proprietà benefiche del resveratrolo risalgono al lontano 1940, quando si scoprì che erano utili per combattere l’invecchiamento, prevenire malattie dell’apparato cardiovascolare e, addirittura, prevenire alcune forme di cancro. Uno studio che risale ai nostri giorni, rivela che sarebbe utile anche per aumentare la resistenza fisica e migliorare le prestazioni.
A fare ulteriori accertamenti ci hanno pensato il professor Jason Dyck che ha coordinato il lavoro dei ricercatori dell’Università di Alberta, Faculty of Medicine & Dentistry. I risultati sui benefici del resveratrolo, soprattutto per quanto riguarda le malattie del cuore e le prestazioni fisiche in modelli animali, sono confortanti. Oltre al vino rosso, pare che l’antiossidante sia anche contenuto in grandi quantità in una pianta, Polygonum Cuspidatum, utilizzarla significherebbe, fra l’altro, non abbondare con l’uso del vino rosso che, comunque, contiene alcol.
I ricercatori hanno in programma di estendere gli studi sugli esseri umani che avranno una durata di dieci mesi. I soggetti coinvolti nel programma, che inizierà a breve, saranno pazienti affetti da diabete che soffrono di insufficienza cardiaca. L’obiettivo sarà quello di valutare se l’assunzione di resveratrolo ha gli stessi effetti positivi ottenuti in laboratorio sugli animali.
Nell’auspicabile esito positivo, significherebbe una speranza in più di mantenersi in buona salute per tutti coloro che soffrono di limitazioni fisiche a causa di queste patologie. Il Professor Jason Dyck si dice soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad oggi:
Penso che il resveratrolo potrebbe aiutare molti pazienti che vogliono fare movimento, ma sono fisicamente incapaci. Il resveratrolo potrebbe imitare l’esercizio per loro o migliorare i benefici della modesta quantità di esercizio che si può fare. È fonte di molta soddisfazione poter passare dalla ricerca di base in un laboratorio alla sperimentazione nelle persone in un breve periodo di tempo.
Photo credit: Judy ** su Flickr
Fonte: lastampa.it