La menopausa va vissuta come un nuovo ciclo della vita, non è una malattia ma, in molti casi, crea dei disagi, niente di irrimediabile, ma fastidiosi, a volte imbarazzanti. Uno dei sintomi della menopausa sono le le caldane, o vampate di calore, Le più odiate e temute, che possono comparire intorno ai 47-50 anni. Si scopre adesso che le vampate di calore si riducono con l’attività fisica. Lo dicono i ricercatori dell’Università della Pennsylvania.
Secondo gli americani, dunque, per le vampate di calore non c’è bisogno di alcun rimedio o terapia medica complicata, basta svolgere una sana attività fisica ed il problema sarebbe risolto. Il movimento, spiega lo studio, è salutare sia per contrastare i sintomi della menopausa che per la salute di tutto l’organismo.
Ci sono anche due categorie delle temute vampate di calore, quelle “soggettive” e quelle “oggettive”, in pratica, quelle vere e quelle “inventate” o solo percepite. Gli studiosi hanno preso in considerazione entrambe, ed hanno scoperto che c’è una netta differenza fra le due, l’obiettivo era quello di scoprire se l’attività fisica potesse avere degli effetti benefici sulle vampate reali.
Dopo aver valutato varie tipologie di donne, quella attiva e quella che, magari lo è un tantino meno, si è arrivati alla conclusione che le donne sedentarie ed in sovrappeso sono più soggette alle vampate di calore, rispetto a quelle che si muovono di più, c’è quindi una correlazione fra attività fisica, peso e vampate.
Allo studio, condotto dal professor Steriani Elavsky hanno partecipato 92 donne in menopausa, che sono state seguite per quindici giorni. Sono state scelte donne soggette a sintomi lievi e moderati, a differenza di altri studi che avevano valutato solo donne con sintomi gravi, fattore considerato non rappresentativo per valutare la reale situazione, sono molto poche le donne a soffrire di sintomi gravi.
Le partecipanti erano tutte volontarie ed appartenenti a varie condizioni sociali, con età compresa tra i 40 e i 59 anni, madri di almeno due figli che non seguivano una terapia ormonale sostitutiva. Le categorie scelte comprendevano donne magre, normopeso, sovrappeso o obese. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, dice l’esperto, l’attività fisica non aumenta le vampate di calore perché aumenta la temperatura corporea, lo studio ha dimostrato che non è esatto.
Steriani Elavsky, conclude, spiega che le donne con lievi o moderate vampate di calore, non hanno alcuna ragione per evitare l’attività fisica per paura di peggiorare i sintomi, al contrario, è il sistema migliore per la salute della loro età ed assicurare un invecchiamento sano, a prescindere dalle vampate.
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