C’è un’epoca per ogni cosa, anche per la contraccezione c’è il metodo adatto per ogni età. Parliamo di quella femminile, naturalmente, per chi deve decidere di risolversi a questo o a quello, deve tenere innanzitutto conto dell’età, delle esigenze fisiche e delle condizioni di salute, condizione fondamentale per affrontare la scelta con consapevolezza.
La contraccezione dura fino a quando la donna è fertile, dunque, da giovanissima si arriva agli anta, le precauzioni per evitare gravidanze indesiderate che il commercio propone sono tante, ma bisogna saper scegliere quali prediligere e quali evitare. Prima di qualsiasi scelta bisogna sottoporsi a delle analisi cliniche e controllare anche eventuali malattie della propria famiglia, alcune sono familiari, altre sono ereditarie.
I conlatraccettivi più comuni sono la pillola anticoncezionale, ce ne sono un’infinità, fra i metodi interni, invece, l’anello vaginale, il diaframma e la spirale, fra gli esterni il cerotto transdemico.
Pillo anticoncezionale: è il sistema più utilizzato in assoluto, il mercato ne offre di qualsiasi tipo, anche a basso dosaggio. L’utilizzo è semplice, 21 giorni si assume la pillola, regola valida per tutte, una settimana di sospensione durante la quale ci sarà il ciclo. L’età più adatta alla pillola anticoncezionale è dai vent’anni in su, e richiede un attento controllo poiché è necessario scegliere il dosaggio corretto. Può avere importanti controindicazioni, la circolazione, disturbi al fegato, poco adatta a chi soffre di obesità e sovrappeso, o alle grandi fumatrici.
Anello vaginale: è fondamentale essere consapevoli del proprio corpo, è quindi indicato alle donne più mature, dai 25 anni in poi. L’anello si posiziona in profondità in vagina dove rimane per 21 giorni, una settimana di pausa, e si può reinserire. A differenza della pillola, non ha alcun impatto né con fegato né con intestino.
Cerotto transdermico: è adatto al sesso sicuro delle giovanissime che veglio, perchè non richiede la costanza di assumere una pillola tutti i giorni, dimenticarla è pericoloso. C’è un unico inconveniente, il cerotto potrebbe staccarsi accidentalmente e deve quindi essere sostituito.
Diaframma: un cappuccio di gomma che si inserisce nella vagina qualche ore prima del rapporto e non può essere rimosso prima delle 6-8 ore successive. In genere viene supportato da una crema spermicida. Un metodo quasi obsoleto, anche se ancora utilizzato. È difficile il posizionamento, spesso causa di gravidanza in caso di errore nell’inserirlo. É consigliato solo alle più esperte, sopra i trent’anni con una profonda consapevolezza del proprio corpo.
Spirale: è adatta a tutte le età e rivolta a chi vuole essere libera da qualsiasi impegno come inserire, togliere, ricordarsi di prendere la pillola. Il ginecologo inserisce la spirale nell’utero e per 3 anni non ci si pensa più. Nel frattempo la spirale provvede ad un lento rilascio ormonale ed ha una sicurezza del 99 per cento. È consigliata a chi ha avuto almeno una gravidanza, per scongiurare il pericolo di infezioni e di compromissione della fertilità.
Meno conosciuti, ma altrettanto validi, il tubicino anticoncezionale che sostituisce la pillola, lo impianta il ginecologo sottopelle che lo rimuoverà dopo 3 anni. Molto successo sta riscontrando la pillola del giorno dopo.
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