Novità in tema di sanità: dal 2014 infatti potrebbero sparire i ticket sanitari per far spazio ad un sistema che il ministro della Salute Renato Balduzzi ha definito di “compartecipazione” e che sarà basato su franchigie e reddito; oltre un certo limite sarà prevista la gratuità per tutti.
In un’intervista al Tgcom24 il ministro Balduzzi ha dichiarato
Stabiliremo una quota che verrà pagata in relazione al reddito. Oltre un certo limite scatta per tutti la gratuità. Questo aiuterà ad esempio i malati cronici. Il limite sarà tecnico e servirà anche per dissuadere i comportamenti inappropriati
Fino a questo momento la riforma però non appare bozza del decretone sulla maxi decreto sanità che invece prende in esame l’intramoenia ossia la libera professione del medico ospedaliero e la ricetta elettronica; il discorso sui ticket probabilmente sarà affrontato in autunno quando la spending review che sta agitando le categorie di settore. Per quale motivo? Ad esempio per l’articolo 15 che obbliga il medico ad indicare sulle ricette il principio attivo e non il farmaco di marca; sono stati esclusi sola i malati cronici anziani in quanto si è tenuto conto della loro abitudine visiva al farmaco. Farmindustria non è d’accordo con questa decisione e vi è preoccupazione anche da parte di Confindustria che dice
Sosteniamo l’appello dell’industria farmaceutica al presidente del Senato, governo e forze politiche di rivedere questa posizione e accantonarla. L’introduzione di questo obbligo non si giustifica in termini di risparmio
Voi, cosa ne pensate: siete favorevoli all’abolizione dei ticket sanitari?
Via| corriere.it
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