Il ritorno a casa è quasi traumatico, il sorriso lascia il posto alla tristezza, superare la depressione da rientro vacanze diventa complicato. La sindrome da rientro esiste davvero, tecnicamente, si chiama Holiday Blues che non è il genere musicale che abbiamo ascoltato e ballato al mare o in montagna in vacanza, è una forma di tristezza e stress che potrebbe colpire dopo un periodo vacanziero, estivo o invernale che sia, ha poca importanza.
La depressione da rientro vacanze può essere definita una combinazione di stati d’animo e psicofisici che subentra con il cambiamento dello stile di vita. Se è vero che a tirar tardi e straviziare è facile abituarsi, è anche vero che tornare a vivere il caos della città, mangiare velocemente, quando si riesce, percorrere tragitti sonnacchiosi in metropolitana, o fare code in auto per arrivare sul luogo di lavoro è altrettanto duro, quasi durissimo.
Ridere, scherzare e ballare fa bene alla salute ma, a volte, lasciano il posto alla depressione da rientro vacanze. Ma come si riconosce? Stato d’ansia e noia, apatia, insonnia, aggressività e malinconia, questi i sintomi. Correre ai ripari si può, molto banalmente, va detto che bisogna farsene una ragione, questa è la vita di tutti i giorni, i mille impegni quotidiani, casa, lavoro, marito, figli e tutti i contorni. Non sarà esaltante, certo, ma è la nostra vita.
Rinunciare anche all’ultimo secondo di tramonto sulla spiaggia o verde di montagna è difficile ma, se usiamo l’astuzia di rientrare dalle vacanze con qualche giorno di anticipo, ad esempio, sarà meno traumatico il primo giorno di lavoro risvegliarsi al fastidioso suono della sveglia con ancora negli occhi l’immagine dell’happy hour di qualche ora prima in spiaggia.
Qualche giorno di anticipo consentirà di organizzarci con più calma, diamo il tempo al nostro organismo di riabituarsi alla vita di tutti i giorni. Secondo alcuni psicologi, medici e sociologi intervistati dal Times, per superare la depressione da rientro vacanze bisognerebbe restare ad occhi chiusi per qualche minuto la mattina prima di alzarsi dal letto ripensando ai luoghi delle vacanze, per almeno tre settimane.
La scienza psicometrica sancisce che con questo metodo riusciremo ad ambientarci, a superare lo stress, fino a decidere di chiudere in un cassetto le foto dei ricordi, rassegnandoci al ritorno del quotidiano per prepararsi all’inverno e, addirittura, riusciremo a toccare un oggetto portato a casa dalle vacanze provando sensazioni positive.
Photo credit: Sven Loach su Flickr