Colpito da tumore a causa di un uso eccessivo del cellulare viene risarcito; questo è quanto accaduto ad un ex manager cui è stata riconosciuta una pensione di invalidità pari all’80%. Così la Corte di cassazione ha confermato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Brescia. Il signor Innocente M. pare che per motivi di lavoro negli ultimi 12 anni aveva parlato al cellulare dalle 5 alle 6 ore al giorno; questo fino al 2002 quando gli è stato diagnosticato un neurinoma al Ganglio di Gasser, ossia un tumore benigno al trigemino sinistro.
Quindi la Corte di Cassazione ha ritenuto che vi sia stata una diretta correlazione tra l’esposizione alle onde elettromagnetiche e la comparsa del tumore; quindi nella sentenza è stato specificato come
un’esposizione alle radiofrequenze per un lasso temporale continuativo molto lungo (circa 12 anni), per una media giornaliera di 5-6 ore e concentrata principalmente sull’orecchio sinistro dell’assicurato che, com’è di piana evidenza, concretizza una situazione affatto diversa da un normale uso non professionale del telefono cellulare
La Corte si è basata su alcuni studi che avevano messo in luce la possibile correlazione tra uso del cellulare e tumore ritenendoli attendibili in quanto non cofinanziati dalle case produttrici di cellulari. E’ però opportuno ricordare che sebbene la Corte si sia basata su studi e ricerche scientifiche ci sono altri studi che invece mettono in evidendenza come non ci sia correlazione tra uso del cellulare e tumore.
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