È uno dei sintomi dell’anoressia, guardarsi allo specchio e non riconoscersi, con l’anoressia nervosa il cervello vede un corpo diverso. Da tempo si cerca di capire quale sia l’origine dell’anoressia e quali siano le funzioni cerebrali correlate alla percezione della propria immagine. Sono stati pubblicati molti studi che trattano l’argomento.
L’anoressia nervosa è la malattia psichiatrica con un alto tasso di mortalità, le percentuali sono spaventose, circa il dieci per cento dei malati, non sono rari i casi di suicidio. Ad oggi i trattamenti sono mirati a far cambiare le abitudinin alimentari affinchè i malati seguano una dieta nutrizionalmente equilibrata. Ma non è certo solo questa la cura.
Una recente scoperta dello psichiatra Santino Gaudio, collaboratore dell’Università Campus Bio-medico di Roma e altri atenei italiani, e Carlo Cosimo Quattrocchi, radiologo dell’Università Campus Bio-medico di Roma ha aperto nuove strade ai pazienti di anoressia nervosa:
Le prime alterazioni spiegano perché tali pazienti non riescono a valutare correttamente le forme del proprio corpo e le seconde spiegano perché chi soffre di anoressia nervosa sviluppa un’alterata risposta emotiva verso le propria immagine corporea. Il riconoscimento di alterazioni cerebrali specifiche e distinte della componente percettiva e della componente affettiva della distorsione dell’immagine corporea, che è il sintomo cardine dell’anoressia nervosa, dimostra la multidimensionalità neurobiologica di tale sintomo e apre la strada a nuovi e più mirati protocolli di cura.
L’anoressia nervosa si manifesta con una riduzione drastica dell’alimentazione, il rifiuto del cibo, nel tempo, viene associato ad una costante paura di ingrassare, anche quando si è palesemente sottopeso. Diventa una vera e propria ossessione verso il cibo, la composizione e l’ago della bilancia che non deve salire.
Alla base dell’anoressia ci sono fattori psicologici, disagio sociale, ma anche pressioni subite da componenti del nuclo familiare. Ma il rifiuto del cibo può arrivare anche a seguito di difficili rapporti con gli altri. A volte si associano comportamenti autodistruttivi come l’abuso di alcol o droghe. Fra le cause anche traumi subiti, come maltrattamenti e abusi sessuali, drammi familiari.
Sotto l’aspetto fisico l’anoressia nervosa può provocare anche danni permanenti a fegato, cuore, reni, apparato digerente, ossa, denti e gengive. Può scatenare insufficienza renale, alterazioni cardiovascolari, perdita dei capelli e dei denti. A livello psicologico provoca depressione, sensi di colpa, sbalzi di umore e manie.
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