É il risultato di uno studio americano, il rosmarino protegge la vista, così come la salvia. La comune erba aromatica che insaporisce molti piatti della nostra cucina, potrebbe aiutare la salute dei nostri occhi da gravi disturbi alla retina.
Il rosmarino è una pianta da giardino, molti di noi hanno vasetti sul balcone o sul davanzale della finestra. Fino a qualche giorno fa pensavamo che servisse solo per insaporire arrosti e zuppe, ma sembra che una sua componente sia salutare per curare una delle malattie più dannose della retina, la degenerazione maculare. A dirlo sono i ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute in Florida (Usa).
Si tratta dell’acido carnosico, un diterpenoide contenuto anche nella salvia; l’efficacia per contrastare la degenerazione è stata testata dai ricercatori, coordinati dal dottor Stuart A., i risultati sono stati pubblicati su Investigative Ophthalmology & Visual Science. I test, per il momento, si limitano al modello animale.
La degenerazione maculare è un disturbo che in genere colpisce le persone con qualche anno in più. Il primo sintomo di questa malattia della retina è la graduale diminuzione della vista, soprattutto nella parte centrale. La malattia può portare alla cecità.
Anche altri studi avevano portato a dedurre che l’avanzare della degenerazione maculare potesse essere in qualche modo rallentata dalla componente del rosmarino, o potesse portare ad un miglioramento, contrastando l’azione dei radicali liberi e l’ossidazione dell’organismo. In passato, era stato accertato che l’acido carnosico avesse degli effetti curativi contro i danni dei radicali liberi sul cervello.
Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso ai ricercatori di scoprire che la stessa azione protettiva si è dimostrata efficace anche sui danni della retina, sempre su modello animale. Sicuramente la scoperta apre nuove strade per la cura di una retina danneggiata dalla degenerazione maculare.
Il dottor Lipton ha così commentato l’esito dei suoi studi:
Stiamo sviluppando derivati dell’acido carnosico e composti correlati migliorati per proteggere la retina e altre aree cerebrali da un numero di condizioni degenerative, tra cui la degenerazione maculare senile e varie forme di demenza.
Decisamente una bella sorpresa che apre la speranza ai malati di degenerazione maculare, una malattia invalidante.
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