Si può considerare la patologia principale del nuovo secolo, l’ossessione del controllo degli sms è una malattia alla quale gli esperti hanno dato un nome, Crackberry, ottenuto storpiando il nome del famoso cellulare. Potrebbe far sorridere ma, in realtà, le cose stanno diversamente ed è considerato un vero disturbo comportamentale.
L’ossessione degli sms, la continua necessità di controllare i messaggini, è un comportamento paragonabile allo shopping compulsivo o alla mania del gioco d’azzardo, in buona sostanza viene considerato al pari di una dipendenza.
Essendo una patologia seria, in questo senso va curata, non certo per il crampo al dito causato dal maneggiare il cellulare, ben altre sono le conseguenze che si ripercuotono negativamente nelle relazioni con gli altri.
A lanciare l’allarme che l’ossessione del controllo degli sms è una malattia sono gli scienziati della Hankamer School of Business alla Bayolor University del Texas, che hanno analizzato il comportamento di 191 studenti di economia di due università.
Gli esperti hanno così constatato la stretta correlazione fra materialismo e dipendenza da telefono cellulare, anche se spesso si sottolinea che sono pericolosi. Non solo, dai risultati si evince che i giovani trascorrono almeno sette ore al giorno ad interagire con dispositivi mobili, con una percentuale altissima che ha sfiorato il 90 per cento.
Il cellulare, spiega al Journal of Behavioral Addictions il dottor James Roberts, capo della ricerca, fa ormai parte del consumismo. Fino a qualche anno fa, era considerato una semplice comodità, pratico per tenersi in contatto con tutti anche in assenza di un telefono fisso, utilizzato soprattutto per essere rintracciabili anche fuori casa o ufficio.
Oggi si usa in qualsiasi momento della giornata, anche durante le lezioni, aggiunge lo scienziato. Poichè la tecnologia è in continuo sviluppo, è facilmente presumibile che andrà sempre peggio:
Ecco perché in molti casi l’utilizzo ossessivo del cellulare può scatenare una dipendenza simile a quelle da shopping compulsivo o da abuso di carte di credito, o fenomeni di autentico smarrimento quando si resta senza dispositivo e questi comportamenti vanno a discapito delle relazioni personali, perché chi ci sta attorno può trovarli estremamente fastidiosi
L’ossessione del controllo degli sms è un problema emotivo, l’uso eccessivo del cellulare e dei dispositivi elettronici simili, è in forte espansione a livello mondiale, soprattutto tra i giovani. Si ha paura di essere ignorati, disertati dagli amici.
Gli esperti, abbiamo detto, considerano l’uso smodato del cellulare come una vera e propria dipendenza, e non si tratta solo di una sciocchezza giovanile o una moda passeggera. Gli studi scientifici confermano che la dipendenza da cellulare è in continuo sviluppo, tanto da essere considerato un disturbo del comportamento, una vera e propria fobia.
Photo credit: sms låna1 su Flickr
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psicoterapeuta comportamentale 9 Dicembre 2012 il 18:22
spese eccessive, come anche altri comportamenti d’eccesso fatti di impulso, rientrano – a volte – all’interno del disturbo del controllo degli impulsi (v. anche a pagina 400 de “Il manuale pratico del benessere” delle edizioni Ipertesto).
Tuttavia tali condotte abnormi necessitano una attenta valutazione clinica (prima di un intervento terapeutico mirato e risolutivo!) per accertare la diagnosi o avanzare una eventuale diagnosi differenziale su altre categorie diagnostiche, fissate a livello internazionale ed ufficialmente riconosciute. Il caso specifico delle spese d’eccesso fatte d’impulso potrebbe, in certi casi, riguardare un disturbo d’ansia o anche una compromissione neurologica (da accertare con opportuni esami strumentali) come pure determinate caratteristiche maladattive di personalità. Comunque lo shopping compulsivo e la “dipendenza da smartphone” non risultano ancora inserito tra le vigenti categorie diagnostiche riconosciute ufficialmente dalle nosografie diagnostiche internazionali. Neppure “la malattia del sesso”, della tintarella e del cibo sano sono disturbi che rientrano all’interno delle diagnosi riconosciute ufficialmente dai clinici mondiali.