In alcune situazioni un’eccessiva diuresi, così si chiama scientificamente fare pipì, potrebbe indicare qualche problema. Vediamo cosa significa fare troppa pipì e quali potrebbero essere le cause. A volte può trattarsi di certe abitudini alimentari, altre volte, può segnalare che nell’organismo qualcosa non va.
In questi casi i medici parlano di poliuria, una condizione che si verifica quanto la quantità di urina prodotta nelle 24 ore supera i due litri e mezzo/tre. Normalmente, invece, si aggira sul litro e mezzo al giorno. Non deve preoccuparsi chi va spesso in bagno ma mangia tanta frutta e verdura e beve un paio di litri al giorno: è del tutto normale ed è una sana abitudine, che non ha nulla a che vedere con la vescica iperattiva.
Una produzione eccessiva di urina molto diluita, invece, associata a una sete molto intensa, che può portare a bere anche fino a quattro litri di acqua al giorno, deve far pensare al diabete insipido. È una malattia piuttosto rara, per cui il rene non riesce a trattenere i liquidi nell’organismo e non è capace di concentrare le urine. È causata da un ridotto funzionamento del’ipofisi o dell’ipotalamo, le ghiandole del cervello in cui viene prodotto l’ormone antidiuretico o vasopressina, che quindi risulta carente.
Più noto e più frequente del diabete insipido (con cui nonostante il nome non ha nulla a che fare), è il diabete di tipo 2, caratterizzato da un aumento del tasso di glucosio nel sangue, dovuto a un’insufficiente produzione di insulina. L’eccesso di zucchero in circolo provoca un malfunzionamento anche dei reni, che non riescono più a trattenere abbastanza liquidi. La conseguenza è la produzione eccessiva di urina, che si accompagna anche a fame e sete eccessive e perdita di peso.
Quando, oltre all’eccesso di pipì, sono presenti gonfiore alle caviglie, stanchezza generalizzata, febbricola e pressione alta, potrebbbe trattarsi di una malattia renale chiamata glomerulonefrite cronica. Ovvero, un’infiammazione dei glomeruli, piccole strutture vascolarizzate in cui avviene la filtrazione del sangue. Non va trascurata perchè con il tempo si riduce la capacità da parte dei reni di concentrare i liquidi e si manifesta la pliuria.
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