Dati i tempi che corrono, bisognerà capire quando accadrà, comunque sia, andare in pensione fa dormire meglio, così racconta uno studio che ha scoperto come il benessere dell’andare in pensione, con una nuova vita senza stress, riesca a migliorare la qualità della vita.
A dirlo sono gli studiosi Sakari Lemola, dell’Università di Basilea, e David Richter, dell’Istituto tedesco sulla ricerca scientifica, che hanno voluto accertarsi della qualità della vita, senza la tensione di dover affrontare una quotidianità lavorativa, allontana dallo stress e migliora il riposo. I ricercatori hanno utilizzato dati del Gruppo tedesco di ricerca socioeconomico (SOEP), che dal 1984 ha svolto interviste in 12.000 economie domestiche.
In totale sono state intervistate oltre 14 mila persone comprese in una fascia di età fra i 18 e gli 85 anni. In genere, con l’avanzare dell’età, avviene il contrario, la qualità del sonno peggiora. Pare che al momento di andare in pensione, la tendenza sia opposta ma, la ricerca di Giovanni D’Agata, fondatore dello ‘Sportello dei Diritti’, riporta, che il momento del benessere dura solo un anno dopo la fine dell’attività lavorativa. Poi, inesorabilmente si torna alla normalità.
Lo studio è stato pubblicato sulla versione online di The Journals of Gerontology Series B: Psychological Sciences and Social Sciences. Ci sono altri studi di questo genere, che la ricerca conferma, la qualità del sonno, non peggiora improvvisamente. In realtà, inizia un progressivo peggioramento a partire dai 18 anni per arrestarsi, in genere, intorno ai 60.
I ricercatori basilesi e tedeschi specificano che l’andare in pensione fa dormire meglio per l’allontanamento dallo stress, ma anche grazie all’adeguamento del ritmo della giornata al proprio ‘orologio interno’.
I sintomi del peggioramento della qualità del sonno sono uguali per ogni età, la stanchezza diurna, la difficoltà ad addormentarsi o svegliarsi troppo presto, vanno gradatamente aumentando.
Un altro risultato riportato dalla ricerca, è che c’è un forte legame fra la qualità del sonno e la consapevolezza del proprio stato di salute. In pratica, si dorme bene se ci si sente in forma, in caso contrario, si fa fatica ad addormentari. Un legame fra insonnia o disturbi del sonno era già stato accertato in persone che soffrono di alcune patologie come obesità, problemi respiratori, cardiaci o dolori cronici.
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