E’ ruzzle mania e questa può diventare molto pericolosa; sembra che il giocatore compulsivo si stacchi dalla realtà anche per diverse ore. Come raccontato ad Adnkronos salute da Federico Tonioni, direttore del Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Gemelli di Roma
Se lo smartphone chiama per una partita, ecco che per qualcuno resistere diventa molto difficile. Ci sono già casi di giocatori che, quasi senza accorgersene, hanno fatto le ore piccole alle prese con la scacchiera di quattro lettere per quattro, ritrovandosi poi il giorno dopo intontiti dalla stanchezza in ufficio
Sembra proprio l’atteggiamento compulsivo che diversi giocatori hanno a destare parecchie preoccupazioni; come per altri passatempi sarebbe il caso di dedicare a ruzzle solo qualche minuto nell’arco della giornata (anche per staccare un attimo dalla routine quotidiana) ma non passare ore ed ore a sfidare amici o sconosciuti. Cerchiamo di non confondere la realtà con il gioco e facciamo in modo che la ruzzle mania non diventi una nuova dipendenza.
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