Tra l’uso del cortisone e la comparsa della pancreatite acuta potrebbe esserci una correlazione: a dirlo alcuni scienziati del Karolinska Institutet, in Svezia che hanno confrontato oltre 6000 pazienti cui era stata diagnosticata pancreatite acuta con più di 61000 individui che invece svolgevano funzione di gruppo di controllo. Gli autori hanno quindi notato un collegamento tra l’utilizzo del cortisone per via orale e la comparsa di pancreatite acuta entro pochi giorni dall’inizio del trattamento. Nello specifico quelli che hanno preso cortisone per via orale avevano un rischio del 70% in più di sviluppare pancreatite acuta che ricordiamo essere l’infiammazione più comune del pancreas.
Alcuni fattori di rischio conosciuti per la pancreatite acuta sono il bere alcolici, il fumo, la presenza di calcoli biliari, storia familiare di pancreatite, alti livelli di calcio nel sangue ed anche trigliceridi alti, lesioni addominali o trauma e l’uso di alcuni farmaci. Ci sono alcuni casi di pancreatite acuta (dal 15 al 20 per cento) che possono portare a complicazioni come infezione, insufficienza renale e cancro del pancreas.
I risultati dello studio sono stati pubblicato all’interno del JAMA Internal Medicine e, come spiegato dal dottor Omid-Sadr Azodi
alle persone che iniziano un ciclo di cortisone si raccomanda di astenersi dal bere e fumare, che sono noti fattori di rischio per la pancreatite acuta
Meglio quindi prestare sempre molta attenzione.
Via| emaxhealth.com
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