Benessere a rischio con le onde radio: disturbano il sonno

di Redazione Commenta

 

Si parla da tempo dei possibili danni biologici che potrebbero causare, a lungo andare, le onde radio al nostro organismo. Una nuova ricerca condotta sui ratti, in effetti, conferma la possibilità che dei disturbi insorgano, anche se piuttosto circoscritti. Sono i problemi al sonno provocati dalle radiofrequenze a preoccupare di più, ma anche quelli alla digestione e alla regolazione termica. La ricerca in merito è tutta francese e riguarda l’Institut national de l’environnement industriel et des risques (Ineris) in collaborazione con l’université de Picardie Jules-Verne. I primi risultati dello studio, invece, sono stati pubblicati su Environnement Science and Pollution Research.

L’esposizione continua per sei settimane a onde con una frequenza di 900 Mhz e con un’intensità di un volt per metro, avrebbe già degli effetti più che negativi. Parliamo di un livello di esposizione a onde radio pari a quello che si riscontra vicino ad una antenna e, addirittura, ad un segnale molto più debole di quello legale. I risultati, rivisti più volte, per confermare quanto sia necessario fare attenzione alle sollecitazioni elettromagnetiche, sono stati ottenuti monitorando e confrontando fra di loro ben 11 ratti. 

Secondo quanto hanno rivelato i ricercatori, i topi che erano stati esposti alle onde elettromagnetiche cominciavano a soffrire di disturbi diversi rispetto agli altri. Questo è un problema, quindi, che riguarda assolutamente pure gli esseri umani. In pratica, presentavano quasi sempre delle variazioni metaboliche e del ritmo circadiano, in grado di peggiorare via via nel tempo. E’ del resto un fenomeno molto complesso da circoscrivere perché il cosiddetto “inquinamento da onde radio” interessa le nostre città in modo pesante, soprattutto i grandi centri. Siamo sommersi ed esposti a questo tipo di sollecitazione e per quanto qualcosa possiamo fare a partire dalle nostre mura domestiche, in ogni caso non siamo esenti da un pericolo che certamente dovrà rientrare nei prossimi anni.

Photo Credit: .brow. AKA Zkinno su Flickr

 

 

 

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