Parliamo di epilessia perchè sembra essere conosciuta da pochi insegnanti; questo almeno è quanto emerso dai primi risultati di un’indagine promossa fra gli insegnanti in occasione del progetto ‘Se all’improvviso…’, avviato nelle scuole primarie di tutta Italia. Dati che sono stati diffusi in prossimità del 5 maggio, in cui si celebra la Giornata Nazionale per l’Epilessia 2013; un risultato che secondo me non è affatto soddisfacente. Il fatto di non conoscere l’epilessia o di avere poche conoscenza fa sì che un’insegnante che si trova ad avere a che fare con un bambino colpito da crisi non sappia cosa fare. E questo nel 2013 è un fatto grave.
Pensate che il 41% degli insegnanti hanno detto di conoscere l’epilessia solo per sentito dire e le conoscenze circa le sue cause sono molto carenti: in molti hanno segnalato tra le cause quelle genetiche (il 55%) e pensate poi che solo il 30% pensa che ci siano possibilità di guarigione. Secondo gli insegnanti intervistati, l’epilessia pone diversi ostacoli al lavoro (per il 33%), alla guida (per il 52%), allo sport (per il 34%). Molti insegnanti erroneamente pensano che l’epilessia sia un ostacolo all’apprendimento: ma questo non è vero. Se non ha a che vedere con una forma grave può prendere parte a tutte le attività che vengono organizzate in classe. Molti poi ritengono necessario chiamare l’ambulanza anche quando questo invece non occorre.
Di fronte a queste gravi lacune, “Se all’improvviso..” diventa un progetto importantissimo sia per i più piccoli (con una fiaba illustrata) che per gli adulti (che in questo modo sapranno anche quali sono le prime manovre di soccorso da fare in caso di crisi epilettica).
Photo Credits| Jose Kevo su Flickr