L’alcol in gravidanza, ovviamente in piccole dosi, non è dannoso: a dirlo i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della University College London e pubblicato all’interno del Journal of Obstetrics & Gynaecology. Chiaramente come sottolineano gli stessi ginecologi non bisogna esagerare: insomma le future mamme dovrebbero sempre e comunque usare il buon senso.
Per giungere a questo risultato che rivoluziona un po’ tutto quello che si pensava fino a questo momento ha preso in esame i dati di 10 mila bambini di 7 anni con le mamme che durante il periodo della gravidanza non avevano consumato alcol o lo avevano fatto in maniera moderata ed hanno concluso che la differenza nello sviluppo neurologico dei due gruppi di bambini era minima e che quindi bere alcol non avrebbe (penso sia sempre meglio usare il condizionale) avere conseguenze sulla crescita. Però gli esperti sottolineano anche di non sapere quando (a livello di quantità consumata) l’alcol è invece pericoloso.
Personalmente penso che almeno (sarebbe meglio sempre) durante il periodo della gravidanza la futura mamma dovrebbe astenersi sia dal bere che dal fumare.
Claudio Giorlandino, segretario della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina materno Fetale (Sidip) dice
Il consumo di alcool è stato sempre controverso in gravidanza. I suoi effetti sul feto sono stati da anni oggetto di studio con risultati spesso opposti. Di certo vi è che un consumo eccessivo di alcool è oramai ritenuto da tutti estremamente pericoloso, potendo addirittura produrre, nel feto, una vera e propria sindrome malconformativa nota come sindrome feto-alcolica che associa, oltre ad anomalie fisiche, il ritardo mentale
E aggiunge che poichè non è ben chiaro cosa si intende con “consumo moderato” sarebbe opportuno non assumere superalcolici in particolar modo nel primo e secondo trimestre di gravidanza.
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