Lo chiamano l’olio della tranquillità quello di vetiver, una pianta erbacea ornamentale che raggiunge i due metri di altezza. In molti Paesi aiuta anche ad evitare le frane, visto che le sue radici scendono molto in profondità. Imparentato con il lemongrass, la citronella e la palmarosa, è originario dell’India e dello Sri Lanka, anche se viene coltivato pure nelle isole Comore, nelle Filippine, a Java, ad Haiti, nell’Africa occidentale e nel sud America. Quello di qualità migliore arriva direttamente da Reunion ed è conosciuto con il nome di Vetiver Bourbon. L’olio di vetiver è perfetto per la cura della pelle in generale, anche se è grassa e carica di acne. Va bene, poi, se è secca e screpolata. Gli aromaterapeuti pensano che stimoli il sistema immunitario aumentando la capacità del nostro corpo di far fronte a stress prolungati senza contrarre malattie. Le miscele per massaggi e bagni sono perfette per combattere insonnia, sindrome premestruale ed esaurimento nervoso. Meglio quindi eseguire un massaggio nella zona del plesso solare, in questo caso, usando degli sfregamenti circolari delicati.
Al momento in cui l’olio viene estratto dalle radici della pianta, si dice che possa essere benefico pure per le persone poco stabili. L’aroma del vetiver viene messo in relazione con la Madre Terra, sorgente di energia vitale e dai poteri rigeneranti. In più, è considerato uno degli ingredienti dei profumi orientali più pregiati. E’ vero altrettanto che l’olio essenziale viene spesso considerato come troppo costoso per preparare prodotti cosmetici di uso comune come saponi, lozioni per il corpo e creme. La sua essenza veniva usata in epoca georgiana e vittoriana per profumare i fazzoletti, soprattutto da parte delle mogli dei mercanti e degli ufficiali indiani in pensione. Ad Haiti, poi, le radici del vetiver hanno pure un’altra utilità: sono perfette per coprire i tetti delle capanne.
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