Avete mai sentito parlare della “falsa camomilla”? No, probabilmente, ma non è escluso che possiate essere presi in giro di fronte ad un olio che non è quello originale e, cioè, non estratto veramente da questo fiore. Il prodotto in questione, infatti, è legato ad un altro vegetale che è chiamato Ormensis che in effetti ha una certa somiglianza. Le proprietà però sono del tutto differenti e viene preferito soprattutto per le acque di colonie e per i profumi.
La camomilla non originale non contiene azulene ed ha delle proprietà curative diverse per quanto importanti. Solo che è bene conoscerne la differenza. Migliora i problemi legati all’insonnia, all’artrite, ai reumatismi ed è utile in caso di raffreddore e colpi di freddo. E’ spesso impiegato se si hanno dei disturbi della pelle. L’olio vanta dei notevoli effetti calmanti e quindi per chi ha dei disagi emotivi può essere utile. In questo caso via le ansie, le paure e le apprensioni. Lo stress gioca a tutti dei brutti scherzi, ma non di rado è possibile rilassarsi chiedendo un massaggio con gli oli essenziali.
Sono molti i casi, poi, in cui è utile per gli squilibri di tipo ormonale e per i problemi causati dall’arrivo della menopausa. Chi è stanco e sovraccarico di lavoro, può trovarne grandi benefici. Di solito comunque è da preferire quello di camomilla “vera” che viene usata da migliaia di anni per guarire il corpo, se non ci sono patologie particolari. Gli storici sanno con certezza che era conosciuta e amata pure in passato. E’ stata trovata infatti una varietà specifica in Egitto e lo stato di conservazione è ottimale. Si trovava in una ghirlanda che decorava la mummia del faraone Tutankhamen. Chi lavora per molte ore al computer può sentire sollievo da un massaggio all’olio di camomilla.
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