Febbre nei bambini? E’ vero che può causare loro danni cerebrali o altre conseguenze gravi? La risposta è no. Ogni volta, però, i genitori presi dalla paura hanno molte difficoltà nel curare i loro piccoli. Ora, grazie alle nuove linee guida del NICE, tutto sembra essere più chiaro.
Due sono i farmaci antipiretici che sono autorizzati per curare i bambini con febbre sotto i sei anni: paracetamolo e ibuprofene, e vanno usati per contrastare il malessere del bambino ma soltanto finché il malessere dura. Il rischio, in alternativa, è di fare più male che bene. Anche attenendosi alle dosi consigliate è possibile superare nel corso della giornata la soglia di tossicità mette in guardia Antonio Clavenna, farmacologo presso il Laboratorio per la salute materno infantile dell’Istituto Mario Negri di Milano.
In caso contrario, è possibile danneggiare il fegato se si continua con le dosi massime permesse per parecchi giorni. Le indicazioni del foglietto illustrativo che raccomandano un intervallo di 4-6 ore per il paracetamolo e di 6-8 ore per l’ibuprofene non vanno intese nel senso che dopo questo tempo si deve ridare il farmaco, ma solo che lo si può fare se il bambino è di nuovo sofferente. Viceversa, nel caso in cui il disagio non migliora dopo aver dato uno dei due medicinali, o torna prima che sia trascorso il tempo necessario per una seconda dose, gli esperti inglesi per la prima volta ammettono che si può provare a utilizzare l’altro.
Ma occorre farlo con cautela, dal momento che in passato sono stati segnalati danni renali. In più tale alternanza espone al rischio di errori, ed è consigliato non dare i due medicinali insieme. Mai inoltre accorciare il tempo tra le due somministrazioni di uno stesso farmaco dal momento che in questo modo, anche se la dose quotidiana totale resta nella norma, si possono raggiungere picchi di concentrazioni pericolose.