Senza alcun dubbio, il tumore al pancreas si configura come una malattia aggressiva, in costante evoluzione, complicata da individuare quando ha origine. Ancora oggi, il tumore al pancreas rimane infatti una delle neoplasie a prognosi più difficili da combattere. Nel corso degli anni sono stati fatti molti progressi in termini di ricerca, e gli strumenti che favoriscono la sopravvivenza sono migliorati. Ma si parla, per l’appunto di sopravvivenza. Quello che veramente serve è invece un processo atto a formare nuove forme di prevenzione. Solo la prevenzione può sconfiggere questa terribile forma di tumore.
Tumore al pancreas: come prevenirlo
Appare dunque fondamentale sapere cosa si può fare per non ammalarsi. Appare importante, in altri termini, conoscere il nemico. Nel nostro Paese, le stime parlano di circa 12.200 nuovi casi diagnosticati nell’anno in corso. Un numero in aumento rispetto all’anno passato. Nel 2012, infatti, i malati di tumore al panrcreas erano 11.500, mentre erano 11.000 nel 2011. Di contro non vi è alcun miglioramento per quanto concerne la percentuale di guarigioni.
Il primo nemico da abbattere è, ancora una volta, il fumo: basti pensare che i casi di cancro al pancreas attribuibili al tabacco sono il 20-30 per cento fra gli uomini e il 10 per cento nelle donne e che i fumatori presentano un tasso di incidenza da doppio a triplo rispetto ai non tabagisti.
Altri fattori di rischio molto celebri sono l’obesità, la scarsa attività fisica e l’elevato consumo di grassi. Molti sono gli studi, gli opuscoli, il materiale letterario e gli accorgimenti, messi a disposizione dall’associazione e dedicati completamente alla prevenzione, ed è opportuno servirsi di consigli utili per apprendereuno stile di vita quanto più possibile equilibrato. Non è da meno il materiale fornito alle persone che purtroppo hanno già ricevuto la diagnosi di neoplasia.
Photo Credits | Getty Images