C’è chi ne possiede uno. C’è chi ne possiede addirittura più di uno. Tutti, o gran parte, sono costantemente connessi con il proprio smartphone. Lo utilizzano ventiquattro ore su ventiquattro. Telefonate, collegamento ad internet, invio di messaggi tramite i cari vecchi sms o tramite i nuovi sistemi di messagistica istantanea come Whats’up o Viber. Il rapporto dell’uomo con questo strumento della tecnologia, pratico da usare e ormai economicamente alla portata di quasi tutti, cresce di giorno in giorno, di anno in anno.
Oltre alla preoccupazione di carattere ‘psicologica’ per quello che è a tutti gli effetti un rapporto morboso di dipendenza tra uomo e device, vi è da molto tempo nella letteratura medica un’altra preoccupazione: gli smartphone danneggiano la salute?
E’ questa una domanda che si pongono in moltissimi. Ancora, a dire il vero, non si può dare una risposta con assoluta certezza, dal momento che mancherebbero alcuni dati scientifici in grado di comprovare questa teoria.
Lo studio condotto dall’Anses sulle onde elettromagnetiche
Certo è che l’Agenzia nazionale sanitaria (Anses), ovvero l’autorità francese che si occupa dela salute pubblica, di recente ha esternato la sua opinione in merito attraverso uno studio durato ben due anni. Il parere dell’Anses è stato poi reso noto nelle scorse ore. In pratica, secondo l’Anses, bisognerebbe fare moltissima attenzione alle onde elettromagnetiche. Esse infatti possono agevolare e non di poco l’insorgenza di modificazioni di natura biologica sull’organismo. Al momento, vale la pena ripeterlo, i dati scientifici che si hanno a disposizione non evidenziano tuttavia “effetti provati” sulla salute.