Vale la pena soffermarsi sulla ricostruzione mammaria a seguito di una neoplasia. Ricostruire il seno dopo il tumore è possibile grazie ad una molteplicità di interventi di chirurgia plastica che hanno l’obiettivo di riequilibrare le mammelle riportandole alla loro forma oroginale mediante mastectomia. La maggior parte delle donne che hanno superato il tumore al seno e hanno subito una mastectomia totale o parziale sono dunque destinate alla ristabilizzazione del seno.
Tuttavia, non tutte le pazienti sono adatte alle diverse modalità di intervento. Il tipo di trattamento al quale la donna sceglie di sottoporsi va dunque stabilito con il chirurgo ed è vincolato dalle esigenze personali, nonché dall’anatomia e dai trattamenti precedenti ai quali la donna si è già sottoposta. Appare tuttavia importante conoscere le modalità di ricostruzione del seno e sapere che gli interventi non hanno nulla a che vedere in termini di interferenze con i trattamenti inerenti al tumore o con gli eventuali controlli.
Sono quasi quarantamila ogni anno i nuovi casi di tumore alla mammella in Italia. Ciò vuol dire che quasi una donna su otto corre il rischio di ammalarsi durante la sua vita. Le percentuali di guarigione, però, superano l’80% e questo è un dato molto confortante. Rimane da vagliare una sfera rimasta ancora sconosciuta: quella del miglioramento della qualità della vita delle donne operate al seno, in maniera tale da contribuire alla corretta conoscenza della chirurgia ricostruttiva. Solo il 20-30 per cento delle pazienti attualmente viene a conoscenza di quello che è un approccio multidisciplinare e solo il 15-20 per cento ottiene un’informazione adeguata in precedenza rispetto all’intervento chirurgico.