Seguire una dieta intelligente vuol dire fare piccoli passi in maniera lucida, senza essere drastici:
– Non seguire il ‘fai da te’: facile è sbagliare quando ci si autoprescrive diete troppo drastiche
– Non dedicarsi alle privazioni: è controproducente togliere del tutto ciò che più gradiamo. Così facendo aumentano i comportamenti di compensazione: a drastiche riduzioni seguono spesso abbuffate
– Darsi ai piccoli strappi alla regola: non pretendere troppo da sé trasformando la dieta in ossessione. Contare le calorie, pesarsi continuamente, misurare i centimetri persi porta facilmente al fallimento
– Cambiare gli alimenti: i carboidrati offrono energia, mentre le proteine hanno la funzione di costruire i muscoli. Anche i grassi e gli zuccheri sono indispensabili: apportano nutrimento al cervello, composto per il 30% di grassi. L’ideale sarebbe rieducarsi a un’alimentazione più sana, con tutti gli alimenti. Cambiando però le quantità: mezza porzione di tutto
– Donarsi uno sfizio ogni tanto: non eliminare totalmente i grassi o i dolci. Bisogna invece evitare il continuo sgranocchiare di cioccolatini e caramelle: tutte calorie nascoste. Lo zucchero inoltre crea dipendenza e spinge a cercare altri dolci
– Fare molta attività fisica: in regime di dieta, l’organismo è portato a bruciare la massa muscolare da cui dipende il metabolismo basale che, di conseguenza, rallenta il suo lavoro e brucia sempre meno. Bisogna quindi compensare bruciando calorie con l’attività fisica, possibilmente di tipo aerobico
– Convertire la ginnastica in attività quotidiana: sono indispensabili almeno 45 minuti di attività al giorno
– Diventare psicologi di noi stessi e pianificare con attenzione strategie di comportamento utili a non commettere certi errori. Come ad esempio andare a fare la spesa a stomaco vuoto».
– Ascoltare il proprio corpo: il desiderio di un alimento può essere il segnale di un bisogno fisiologico.
– Tenere alte le energie: dieta non significa spossatezza
– Permettersi piccoli ‘premi’.