Sono numerose le strade provate da coloro i quali cercano rimedi contro l’obesità. A volte, questi ultimi, derivano da soluzioni inaspettate!
Uno studio effettuato dagli scienziati statunitensi dell’Università della California Irvine (UCI) ha dimostrato che l’Shk-186 è in grado di bloccare selettivamente l’attività di una proteina che promuove l’infiammazione attraverso il canale del potassio Kv1.3.
Il composto chiamato Shk-186 è stato realizzato partendo dal veleno dell’anemone di mare, una specie di polipo con tentacoli urticanti, in stretto legame con meduse e corallo. Secondo quanto emerso nel corso della ricerca, questa sostanza è capace di migliorare l’attività metabolica, mostrandosi molto utile nella cura dell’obesità e dell’insulino-resistenza.
Come suggerito anche da studi precedenti, il peso corporeo e il metabolismo basale si ritiene siano regolati dai canali di potassio, i quali regolano il potenziale della membrana cellulare e controllano una varietà di processi cellulari; tra questi il canale Kv1.3 svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del peso corporeo e del metabolismo basale. Nello studio è stata presa in esame l’attività di Shk-186, avendo dimostrato di avere un’elevata selettività per il target Kv1.3 (un profilo farmacocinetico favorevole) e di soddisfare le qualità di un farmaco standard di settore.
Secondo lo studio condotto su modello animale, gli effetti di una dieta ricca di grassi o zuccheri possono essere contrastati dall’Shk-186, infatti la terapia in questione ha ridotto lo sviluppo del fegato grasso, il colesterolo e gli zuccheri nel sangue. Secondo i risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista internazionale Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), l’inibizione del canale Kv1.3 è un metodo efficace per la gestione dell’obesità e le anomalie metaboliche correlate.