Come tutti sanno, l’alimentazione presenta notevoli benefici. Uno di questi è sicuramente quello di evitare casi particolari di nervosismo acuto. Quelli che volgarmente consideriamo alla stregua della ‘rabbia‘, nozione sulla quale occorrerebbe riflettere in separata sede.
La risposta, come si evince dalle pagine della Biological Psychiatry, è stata individuata, come accennavano, dai ricercatori di Cambridge ed è, in realtà, molto semplice coinvolgendo il triptofano e l’alimentazione.
Il triptofano, infatti, precursore della serotonina sarebbe presente, in maggiori o minori quantità, all’interno di molti alimenti, solitamente presenti su ogni tavola, la cui assunzione dunque, modificherebbe, sensibilmente ed in maniera pressoché immediata, il livelli di serotonina nel cervello.
Le variazioni, affinché abbiano effetto, possono essere anche minime. Basata, infatti, saltare anche soltanto un pasto per arrivare al pasto successivo, arrabbiati, stressati, nervosi.
Lo studio ha coinvolto molti volontari, perfettamente sani, a cui sono state date quantità differenti di alcuni alimenti particolarmente ricchi di triptofano (quali latte, cioccolato, merluzzo, tonno, alici, caviale, formaggi, maiale, vitello, pollo, tacchino, avena, noci ed arachidi). In seguito i medici hanno misurato i livelli di serotonina nel cervello ed hanno osservato quali aree celebrali si attivassero o meno.
La conclusione a cui sono giunti è stata quella della quale abbiano reso conto in questo articolo.