Lo stress non fa sempre male. Non è sempre dannoso. Paradossalmente, pare che a volte faccia addirittura bene! Purché sia lieve, temporaneo e controllato lo stress, da sempre considerato uno dei subdoli nemici dell’uomo poiché in grado di danneggiare seriamente l’organismo umano a causa delle propria capacità di modificare il DNA, farebbe in realtà bene all’individuo.
In altri termini, esso aiuterebbe il sistema immunitario ad attivare, con notevole anticipo rispetto ad una situazione di normalità e perfetta rilassatezza, tutte le difese necessarie a proteggere l’organismo da un qualsiasi attacco portato dall’esterno ad opera dei più differenti microrganismi.
A dichiararlo, grazie ad un articolo recentemente pubblicato sull’organo di stampa ufficiale della Società Internazionale di Psiconeuroendocrinologia, ovverosia The Journal of Psychoneuroendocrinology, gli esperti del Dipartimento di Psiconeuroendocrinologia della Facoltà di Medicina della prestigiosa Università di Stanford, negli Stati Uniti d’America, che, grazie ad uno specifico programma di ricerca condotto su modello murino, sarebbero riusciti ad appurare come il cervello umano, nel caso in cui l’organismo venga improvvisamente sottoposto ad temporaneo periodo di stress, rilascerebbe tre particolari neurotrasmettitori, ovverosia norepinefrina, epinefrina e cortisolo, che avviserebbero il sistema immunitario che, allertato in questo particolare modo, farebbe si che le più differenti cellule immunitarie si distribuiscano lungo tutto l’organismo così da essere pronte a fronteggiare, nel minor tempo possibile, ogni possibile intrusione.
Grazie a questo meccanismo, di natura certamente evolutiva, il corpo riuscirebbe ad essere costantemente protetto e, dunque, lo stress, seppur in piccole quantità, aiuterebbe a prevenire qualsiasi lieve patologie poiché il corpo, appunto, stressato reagirebbe nel migliore dei modi scongiurando qualsiasi infezione o qualsiasi contagio.