L’aspartame è un dolcificante artificiale, che ha lo stesso potere dello zucchero ma con un apporto calorico decisamente inferiore. Proprio per questo motivo gli alimenti e le bevande che contengono aspartame sono indicate come “light”, “diet”, “sugar-free” e sono abbinate mentalmente alle diete per calare di peso. Andiamo a vedere, più da vicino, le differenze fondamentali.
Nell’aspartame ci sono acido aspartico, fenilalanina e anche piccole quantità di metanolo. La fenilalanina causa una patologia metabolica nei soggetti carenti dell’enzima fenilchetonuria, per questo motivo gli alimenti che contengono aspartame devono averlo indicato sulla confezione.
Nel 2013 uno studio portato avanti da alcuni ricercatori italiani ha scoperto che l’aspartame può aumentare il rischio di linfomi e leucemie, inoltre i medici consigliano di non far assumere aspartame ai bambini con meno di 3 anni di età, alle donne incinta o in allattamento. Nel 2006 l’agenzia europea per la sicurezza alimentare rivalutò i risultati dello studio dell’anno precedente, ma comunque negli anni il dibattito sui rischi dell’assunzione di questa sostanza sono rimasti.
Da un punto di vista scientifico non è dimostrata invece la capacità di far perdere peso dell’aspartame rispetto allo zucchero, così come nemmeno la capacità di far mantenere il peso corporeo. Tra l’altro le calorie assunte con lo zucchero possono essere facilmente spese facendo dell’attività fisica. Nemmeno per la salute dei denti è indicato l’aspartame, anzi lo zucchero sembra avere un potere più protettivo.
Il consiglio degli esperti in conclusione è comunque quello di ridurre l’assunzione di dolcificanti così da ridurre sicuramente il rischio di tossicità.