I principi della Chiropratica

di Redazione Commenta

Se si parla di chiroterapia si pensa solo alla manipolazione della colonna vertebrale, o di altre articolazioni, che viene effettuata per determinare sul paziente un effetto positivo rispetto a eventuali infiammazioni o dolori che possono essere ad esse associate.

L’adozione di correzioni manuali mirate è però solo uno degli aspetti di una disciplina neurofisiologia che si basa su princìpi più ampi che riguardano l’equilibrio di tutto il sistema nervoso. Equilibrio che può essere alterato sia da agenti meccanici che da fattori psichici.

Per sistema nervoso si fa riferimento alla rete di recettori che sono presenti nel corpo umano e che regolano il funzionamento della totalità dei nostri tessuti, facendoci percepire le sensazioni di dolore, e dei nostri organi, facendo ad esempio contrarre ed estendere i muscoli.

Del sistema nervoso fanno parte anche il cervello e il midollo spinale. A salvaguardia di tale importante risorsa del nostro corpo ci sono, rispettivamente, le ossa craniche e le vertebre. Ecco che una scorretta postura o attività traumatiche possono creare causare la perdita del normale tenuta e della corretta mobilità di queste ossa.

La conseguenza dello sbilanciamento della nostra posizione crea una irritazione del sistema nervoso e la derivante sensazione di dolore e di rigidità muscolare.

Il trattamento chiropratico mira proprio ad individuare e correggere quelle che sono definite sublussazioni rispristinando lo stato di salute delle articolazioni e di tutto l’assetto osseo. Come abbiamo detto però le azioni intraprese dal chiropratico per essere efficaci devono tenere conto di tutto il quadro chimico, psichico e fisico del paziente.

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