Sembra che sia stata trovata la formula magica che garantisce il dimagrimento e che allo stesso tempo non si basa sul calcolo delle calorie.
La svolta epocale passa per una ricerca tutta italiana, messa a punto dai ricercatori dell’Università Sapienza di Roma. Secondo i ricercatori persone che assumono le stessa calorie giornaliere possono essere magre o grasse o addirittura obese.
Insomma le calorie non sono il valore universale, il sacro graal della dieta. Per capire se un pasto è dannoso per la nostra linea oppure no è più importante stabilirne il conteggio energetico dei vari nutrienti. In pratica occorre creare il più giusto mix di alimenti che neutralizzino a vicenda gli agenti che ci portano ad ingrassare.
Ma come fare a scegliere il pranzo perfetto?
Quello che occorre tenere a mente è che le sostanze causa dell’aumento adiposo sono gli zuccheri raffinati contenuti ad esempio nei dolci, i carboidrati di pasta e pane, i grassi di alcuni formaggi. Questo forse era già noto a molti, ma quello che i ricercatori hanno potuto sperimentare è che è possibile affiancare altri cibi ai primi in modo da compensarne o mitigarne gli effetti. Gli alimenti di cui parliamo devono contenere cereali e fibre.
Il pasto che garantisce una alimentazione corretta deve avere un indice IQD, indice di qualità della dieta, basso. L’IQD si ottiene infatti moltiplicando l’apporto di glicidi per quello di acidi grassi saturi, e dividendo poi il risultato per l’apporto di fibre.
Attenzione quindi alla spesa che farete al supermercato! Dovrete stare attenti non tanto alla etichetta che riporta il numero di calorie del cibo che comprate, quanto piuttosto alla combinazione di ingredienti contenuti.