La disciplina della chiroterapia si prefigge l’obiettivo di effettuare piccoli “aggiustamenti” nella nostra postura, agendo principalmente sulla colonna vertebrale o sulle articolazioni, per evitare dolori o infiammazioni a tutto il sistema nervoso.
Le manovre previste sono svariate perché si adeguano in maniera mirata alle specifiche zone interessate dal disallineamento e da eventuali squilibri. Non esistono però solo tecniche di manipolazione legate a “riposizionamento” di ossa, quelle cioè che si accompagnano al caratteristico scrocchio; altre si distinguono per un approccio che abbraccia la natura fisico-energetica dell’essere umano.
Fra queste ultime ritroviamo quella caratterizzata dall’acronimo BEST. La sigla sta per Bio-Energetic Synchronization Technique, la tecnica si basa sul principio di equilibrio tra mente e corpo. Questi sono visti come una sola unità che si trasforma. La tecnica BEST permette di individuare gli scompensi che possono produrre sublussazione e utilizza proprio l’energia che nasce dal corpo per aiutare il processo di guarigione del paziente.
La Network Spinal Analysis è invece una tecnica che si basa su leggeri sfioramenti del corpo del paziente all’altezza della colonna vertebrale. Tali movimenti, seppur superficiali, stimolano l’auto-consapevolezza della proprio corpo e aiutano la sollecitazione di movimenti autonomi muscolari di supporto durante le fasi di respirazione.
Sempre di leggere manipolazioni si parla nel caso della Total Body Modification o TBM, che utilizza test muscolari per arrivare a comprendere i punti di malfunzionamento del paziente, ovvero le zone in cui non è presente un equilibrio strutturale, biochimico ed emozionale.
Quelle illustrate sono metodologie che rispettano i canoni di un approccio non doloroso per il paziente e che sono scelte in base ai singoli casi che possono presentarsi allo specialista.