Che cos’è l‘invidia? Come nasce? Perché ci da fastidio negli altri e a volte la proviamo anche noi?
Siamo essere umani e questo significa che non siamo perfetti. Abbiamo le emozioni ed esistiamo mentalmente e fisicamente in quanto in relazione con gli altri. L’invidia è una delle tante emozioni che un uomo può provare, è per così dire naturale, ma attenzione ad accettarla o a giustificarla.
A livello psicologico, non sono le situazioni che suscitano emozioni, ma le emozioni che creano le situazioni. Questo significa che quello che proviamo ci orienta e ci porta verso determinate situazioni. Se quello che proviamo è invidia, questo porterà sofferenza prima di tutto a noi stessi, perché è chiaro che una persona invidiosa non è soddisfatta, ma porta problemi anche all’oggetto dell’invidia.
Nell’invidia, la relazione tra la persona invidiosa e l’oggetto dell’invidia si basa sul sentimento di distruzione. L’invidioso si sente che gli manca qualcosa. Il primo errore è nell’analisi di questa emozione. L’invidiosa pensa spesso che quello che gli manca non potrà mai averlo. La sua strategia diventa allora quella di attaccare e distruggere chi ha quella caratteristica che lui non potrà mai avere. Si inizia con l’idealizzazione dell’altra persona, poi la si imiti e quindi la si distrugge svuotandola.
Le provocazioni e i tentativi di impossessarsi delle caratteristiche dell’altro rendono la relazione difficile e quindi la persona invidiosa va incontro a fallimenti relazionali.
L’invidia può essere per il dernaro, per la moglie, per la casa o per qualsiasi altro motivo. Alla base c’è una dinamica psicologica che chi è invidioso non riesca a vedere veramente e ad accettare considerando le proprie emozioni.