Questo problema di personalità limita spesso le relazioni. Qui non ne parliamo in termini psichiatrici, e non ci riferiamo al disturbo grave. Invece che etichettare e parlare di sintomi proponiamo le caratteristiche e le dinamiche e come queste influenzano la relazione.
Alla base c’è un problema di ansia. L’ansia in eccesso nel corpo porta a quella manie di precisione e al fatto di seguire procedure proprie che rendono difficile la collaborazione. Ci sono pensieri ossessivi che la persona non vuole e le compulsioni sono dei comportamenti che seguono questi pensieri basati sulla scaramanzia, sul conteggio dei numeri, sul conteggio delle parole ecc. Le compulsioni servono per scaricare l’ansia.
La dinamica psicologica si basa sul controllo. La persona che soffre di questo disturbo vuole controllare tutto e va in confusione se ci sono molte situazioni da tenere sotto osservazione. L’isolamento o la solitudine, presente soprattutto sul lavoro, sono il risultato del bisogno di tenere tutto sotto controllo. Sul lavoro queste persone sono affidabile perché fanno le cose perfette e bene, ma magari sui tempi rischiano di allungarsi o non sono in gradi di fare molte cose contemporaneamente.
Per superare il problema è importante considerare l’ansia di base e da dove questa origina. Un metodo può essere quello di trovare nuove modalità per scaricare l’ansia rilassa maggiormente le persone.
Elena 24 Gennaio 2014 il 09:56
I sintomi del disturbo ossessivo compulsivo sono complessi e articolati. Indubbiamente generano sofferenza e soprattutto vergogna, che porta sovente all’auto-isolamento. Pur di non farsi vedere effettuare le compulsioni, meglio stare chiusi in casa. Il fatto però che la dinamica psicologica che ne è alla base sia legata a un generico bisogno di controllare tutto è un po’ semplicistica e molto più adeguata alla personalità ossessivo-compulsiva che non al DOC. Il discorso sarebbe molto lungo…