In sostanza l’indice glicemico misura la velocità con cui un alimento, contenete carboidrati, aumenta la glicemia. Di conseguenza si tratta di un un valore importante non solo per chi soffre di diabete o iperglicemia, ma anche per chi vuole prevenire sovrappeso o accumulo di adipe.
Un alto indice glicemico negli alimenti (in una scala che va da 0 a 100) può predisporre ai chili di troppo, poiché gli zuccheri nel sangue attivano l’insulina, l’ormone che ne regola il livello e l’immagazzinamento nei tessuti. Quindi una glicemia alta, cui corrisponde una maggiore risposta insulinica, farà accumulare più zuccheri sotto varie forme, tra cui i grassi.
Se l’adipe si accumula soprattutto su braccia e addome, nella caratteristica forma del corpo “a mela”, potrebbe essere un campanello d’allarme per lo sviluppo di patologie cardiovascolari.
Non tutti i carboidrati sono uguali, vediamo quindi quali cibi vanno bene e quali sarebbe meglio evitare per prevenire picchi di glicemia nel sangue:
Innanzitutto lo zucchero, fare molta attenzione a quegli alimenti che ne sono ricchi, oltre che alle bevande ,come bibite dolci o gassate e succhi di frutta con zucchero aggiunto. Lo stesso zucchero potrebbe essere sostituito con dello zucchero integrale. Anche il miele è più sano dello zucchero ma anche questo va usato con moderazione e preferibilmente in abbinamento a cereali integrali.
Tutte le verdure crude contribuiscono ad abbassare l’indice glicemico (fatta eccezione per patate e carote) così come la curcuma e la cannella. Nei dolci quindi un pizzico di cannella aiuta a a tenere a bada l’indice glicemico.
Anche negli insospettabili cornflakes si aggira un alto indice glicemico poiché spesso addizionati ad una grande quantità di zucchero. Controllare sempre che si tratti di cereali integrali e a chicco intero (quindi carboidrati a rilascio lento di energia), come ad esempio l’avena, che aiuta a contrastare gli accumuli adiposi.
Altri alimenti virtuosi che aiutano a diminuire la quantità di zuccheri in circolo nell’organismo sono il salmone e il pesce azzurro, ricchi di acidi grassi essenziali e l’arancia, soprattutto quella rossa. Abbinare quindi questi alimenti ai carboidrati semplici è un’ ottima abitudine, così come avere cura della cottura.
La pasta molto cotta, infatti, ha un indice glicemico nettamente superiore rispetto a quella al dente, così come le patate calde, sarebbe sempre meglio quindi far freddare le patate dopo averle lessate, prima di consumarle.