Essere gentili significa possedere un’arma, un’arma vincente nella vita di tutti i giorni. La gentilezza è una dote preziosa che secondo alcuni studi recenti ci aiuterebbe a vivere meglio, a proteggerci e a farci guadagnare rispetto.
Chi è gentile infatti, viene percepito come sicuro ed autorevole, persino i più prepotenti riconoscono l’autorevolezza di chi è cortese e l’aiutare gli altri senza alimentare conflitti, è un comportamento molto apprezzato praticamente da qualsiasi individuo.
Essere gentili ha delle conseguenze per il nostro corpo e per la nostra mente, è una dote davvero utile. Quando si è gentili, infatti, il nostro cervello libera la serotonina, l’ormone del buonumore e, automaticamente, si abbassa il cortisolo, quello dello stress. Essere ben disposti verso gli altri non ci fa forse sentire meglio? E l’effetto è a lungo termine porta benefici per tutto il sistema immunitario.
Essere gentili non significa essere necessariamente accondiscendenti ed incassare tutti i colpi. Anzi, si può essere gentili anche esprimendo dissenso. Un “no” detto col sorriso, ad esempio, risulta più convincente e genere più rispetto di un “no” detto con prepotenza, percepito quindi come una sfida e magari non degno di considerazione.
Imparare ad essere gentili, anche nelle situazioni difficili, può avere molti vantaggi. Quando qualcuno ci aggredisce, ad esempio, l’istinto è quello di reagire, magari con altrettanta rabbia. Prendersi qualche istante di silenzio, invece, può aiutarci a ritrovare presto lucidità. Rispondere ad un’aggressione, facendo prevalere la ragione, spinge anche l’interlocutore ad acquietarsi, per cui non solo si abbassano i toni, ma si può arrivare ad un punto d’incontro. La gentilezza inaspettata, inoltre, genera quasi immediatamente empatia, facendo sparire la rabbia.