Ormai gli Smartphone ci vengono incontro per ogni nostra esigenza, dalla lista della spesa alle previsione meteorologiche. Da oggi però, la tecnologia dei nostri smartphone di ultima generazione, ci potrà aiutare anche a stabilire qual è la qualità dell’aria che respiriamo.
L’idea è di due ricercatori, Ioannis Kouris e il collega Dimitris Koutsouris del National Technical University of Athens che hanno proposto di posizionare dei sensori per le città in grado di rilevare la qualità dell’aria. Dove sta la svolta? Che i sensori, collegati al sistema internet possono essere in grado di fornire informazioni ai nostri smartphone, consultabili per conoscere ed evitare le zone a rischio. Il rischio sta nella possibilità di ammalarsi a causa dell’inquinamento, per cui una tecnologia del genere sarebbe importantissima anche per chi è già affetto da queste patologie e deve necessariamente proteggersi.
Si parla di malattie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una patologia ancora poco conosciuta che colpisce l’apparato respiratorio e può portare alla morte. Causa primaria di questa patologia è ovviamente il fumo, ma anche l’esposizione a inquinanti presenti nell’ambiente.
Ad oggi non esiste una vera e propria terapia per la cura di questa malattia, e questa è la ragione per cui è importante evitare i fattori ambientali scatenanti i sintomi e la conseguente progressione della malattia. L’idea quindi dei ricercatori prima citati è molto semplice oltre che importante: dare alle persone e ai malati in particolare, uno strumento in grado di fornire dei dati che a loro volta darebbero la possibilità di evitare le aree dove la concentrazione di polveri e sostanze inquinanti è tale da costituire un pericolo. Secondo questo stesso principio, l’idea sarebbe un valido aiuto anche per chi soffre d’asma, per esempio.
Quando le idee sono così semplice, efficaci e di grande importanza, si spera sempre che vengano agevolate per diventare delle utili realtà.