La forfora è un disturbo del cuoio capelluto piuttosto diffuso: la testa inizia a prudere e la pelle del cuoio capelluto si desquama; non è contagiosa e solo in rari casi è grave, però può essere un problema imbarazzante.
La forfora può essere secca o grassa. Nel primo caso la pelle del cuoio capelluto è disidratata e le squame fini e biancastre si staccano senza particolari segni di irritazione cutanea. La produzione di forfora secca aumenta nel periodo invernale e può ulteriormente incrementarsi nei periodi di maggiore stress. Il prurito alla testa è un sintomo che si manifesta in forma non eccessiva, ma tale da suscitare il bisogno di grattarsi. Non si produce caduta dei capelli, ma l’effetto antiestetico è evidente.
Nel secondo caso la cute dei capelli è grassa e produce squame spesse e giallastre che si staccano dal cuoio capelluto. Spesso la seborrea si accompagna alla desquamazione rendendo i capelli unti e la cute oleosa. Con la forfora grassa si manifesta anche prurito alla testa, con rischio di dermatite seborroica e caduta di capelli.
La forfora secca può essere derivante da uso abituale di prodotti troppo aggressivi per i capelli (es: shampoo, gel, lacche) che disidratano eccessivamente il cuoio capelluto, infiammandolo e dando il via al rapido ed esagerato ricambio cellulare. Stress e disturbi correlati potrebbero portare a grattarsi in continuazione la testa, determinando la forfora secca.
Contro le chiazze di forfora secca localizzate, si possono applicare, una o due volte alla settimana, per circa due mesi, shampoo cheratolitici, che rallentano l’accumulo di squame sul cuoio capelluto: si applicano sulla testa piccole quantità diluite in acqua, si massaggia e si lascia agire per qualche minuto, poi si risciacqua accuratamente con acqua tiepida.
Sono utili anche prodotti che contengono zolfo, zinco piritione, alfaidrossiacidi, in grado di ridurre la formazione e l’accumulo di squame, riequilibrando il cuoio capelluto.
Evitare lavaggi frequenti e soprattutto con shampoo aggressivi e troppo sgrassanti, preferendo quelli che rispettano il pH (il grado di acidità) naturale della pelle, che è compreso tra 4-6.
Le cause della forfora grassa sono dovute principalmente alla dermatite seborroica, un’infiammazione della pelle che colpisce le zone ricche di ghiandole che producono sebo, che appaiono arrossate e desquamate.
La forfora grassa si presenta spesso con squilibri ormonali, soprattutto negli uomini.
Se i capelli sono grassi, serve uno shampoo che riduca l’eccesso di grasso del cuoio capelluto.
Ottimi gli shampoo al solfuro di selenio. Gli shampoo antiforfora con acido salicilico possono essere utili, ma possono provocare secchezza. Magari si possono abbinare ad un balsamo per ripristinare l’umidità.
Antifungini sono anche prodotti all’agente zinco piritione, ottimo anche in caso di dermatite seborroica.
Stesso discorso, contro la forfora grassa fungigna per gli shampoo al catrame di carbone che non hanno forse un buon odore, ma sono utilissimi in caso di dermatite seborroica e psoriasi.
Se proprio non funzionano i principi sopra menzionati un rimedio contro la forfora è costituito dagli shampoo con ketoconazolo.
Talvolta il trucco è variare. Alcune persone ritengono che gli shampoo antiforfora funzionano per un po’, ma che poi il problema della forfora tende a ripresentarsi.
In tal caso, si possono alternare diversi shampoo, sempre seguendo attentamente le istruzioni d’uso e i tempi di posa.