I contorni subito pronti sono comodissimi. Ma le domande su questi “vegetali express” restano comunque, saranno mica dannosi per la salute? Fanno bene alla linea?
Vediamo 5 piatti-contorno-pronti con i loro pro e contro.
1) Ortaggi surgelati
Pro: Sono una scorta salva-tempo che tiri fuori dal freezer anche all’ultimo minuto. I surgelati non hanno conservanti né additivi: basta il gelo che, comunque, conserva anche in parte le vitamine. Contro: Le verdure non sono profumate o croccanti come quelle fresche. E puoi consumarle solo cotte.
Osserva quando sei al supermercato l’esterno della confezione: se c’è molta brina significa che è stata interrotta la catena del freddo. In questo caso, è meglio scegliere un’altra busta.
2) Vellutate e minestroni in vaschetta
Pro: Puoi fare il pieno di fibre e minerali, sostanze che non vengono compromesse dal calore. E le vitamine perse con la cottura sono le stesse che diminuirebbero in una preparazione casalinga. Si riscaldano in pochissimi minuti e la confezione può anche essere messa nel microonde. Contro: In frigorifero non si conservano per più di sei giorni. Le verdure, anche se di tipo diverso, hanno un po’ tutte lo stesso sapore.
Oltre alle verdure, devono avere pochi altri ingredienti: la presenza di sostanze addensanti o aromatizzanti (a parte spezie e aromi come basilico, prezzemolo e aglio) non è indice di alta qualità.
3) Vegetali cotti al vapore o sotto vuoto del banco frigo
Pro: Li puoi mangiare al naturale, scaldati nel microonde, a bagnomaria o versando il contenuto in padella. Le vitamine, in tutti i casi, vengono conservate solo in minima parte. Vanno bene come base per ricette veloci come le torte salate. Contro: Ci sono poche varietà disponibili tra cui carote, zucca e barbabietole che, dal punto di vista nutrizionale, hanno un alto indice glicemico e un discreto apporto zuccherino, non ideale per chi è a dieta. Valuta la possibilità di comprare quelle bollite confezionate dalla gastronomia (fagiolini, spinaci, erbette eccetera).
La busta deve essere integra e sigillata (la plastica aderentissima alle verdure e mai staccata), per scongiurare la contaminazione batterica.
4) Insalate in busta
Pro: Dietro ogni pigmento che caratterizza il colore si nascondono preziose sostanze dette “phitochemicals”, che contribuiscono al benessere dell’organismo. L’insalata perfetta, secondo il ministero della Salute, dovrebbe avere 5 colori: viola (radicchio), arancio (carote), verde (insalata), rosso (pomodorini) e bianco (cipollotto). Contro: Lavaggi e asciugatura fanno perdere buona parte delle vitamine idrosolubili e sensibili a ossigeno e calore. Primi fra tutti la vitamina C e i flavonoidi. È poi importante lavare comunque il contenuto anche se sulla confezione c’è scritto “pronta da consumare” perché possono esserci comunque dei batteri.
Conserva la busta in frigo e, una volta aperta, finiscila entro 12-24 ore: le foglie si deteriorano e possono ospitare muffe. Se la porti in ufficio, trasportala da casa in una borsa termica.
5) Zuppe in brick o lattina
Pro: Si conservano in dispensa per mesi. Buoni integratori di acqua e sali minerali. Contro: La pastorizzazione finale del brick o della lattina, a causa del calore intenso, azzera il patrimonio vitaminico e altera leggermente il sapore originario delle verdure. In più, contengono in genere tanto sale.
Se vuoi fare una scelta di qualità i vegetali devono rappresentare più della metà degli ingredienti (leggi in etichetta la percentuale). Per il resto, evita le zuppe con glutammato monosodico, usato per insaporire.