La pollinosi è un’allergopatia con tipica ricorrenza stagionale. La reazione allergica che la caratterizza è stimolata ed indotta da pollini che possiedono caratteristiche peculiari.
I granuli pollinici, che si depositano sulle mucose delle vie respiratorie, liberano rapidamente il proprio contenuto: se sono presenti alcune componenti ad attività allergenica, e se il soggetto è un allergopatico verso tali sostanze, viene innescata un’interazione tra gli allergeni pollinici e le IgE presenti sulla superficie dei mastociti. Di conseguenza, il sistema immunitario interviene con la liberazione e la produzione di mediatori chimici pro-infiammatori. Il risultato è l’insorgenza di un processo flogistico delle vie respiratorie, con la conseguente comparsa dei sintomi come rinite, congiuntivite, tosse, asma bronchiale ecc.
Prima dell’inizio della stagione pollinica, il paziente dovrebbe rivolgersi all’allergologo, per impostare il programma preventivo o terapeutico più appropriato. Si può, infatti, cercare di limitare la manifestazione dei sintomi, evitando le cause che scatenano le reazioni allergiche e adottando alcune misure per ridurre l’esposizione agli antigeni allergizzanti.
Oltre alle terapie farmacologiche specifiche è possibile ricorrere a rimedi erboristici e integratori alimentari che possono supportare il trattamento sintomatico dell’allergia ai pollini:
1) Perilla (Perilla frutescens)
Antiallergico ed immunomodulatore.
Utile nei disturbi su base infiammatoria, comprese le allergie ai diversi antigeni; allevia i sintomi della rinite allergica e può essere adatta alla prevenzione dell’asma bronchiale. Inibisce i più importanti mediatori chimici coinvolti nell’infiammazione e nell’allergia, quale istamina e leucotrieni. Riduce i livelli di IgE. La sua capacità di mitigare i disturbi allergici di varia natura (come asma, riniti, orticarie, dermatiti ed eczemi ecc.) è stata confermata scientificamente.
2) Ribes nero (Ribes nigrum)
Antinfiammatorio (con effetto simile al cortisone, ma senza lo stesso profilo di tossicità), antistaminico ed analgesico.
La sua attività simil-cortisonica viene esercitata a livello della corteccia delle ghiandole surrenali e stimola la secrezione di sostanze ad azione antinfiammatoria. Svolge un’azione specifica antiallergica: è indicato contro il raffreddore da fieno, le congiuntiviti e la bronchite allergica.
Se alcuni segni dell’allergia, come tosse secca e raucedine, tendono a persistere il Ribes nero può essere associato alla Rosa canina.
3) Rosa canina (Rosa Canina)
Antinfiammatorio e antiossidante.
Svolge un’importante azione nelle flogosi acute che comportano alterazioni delle mucose, soprattutto quando sono associate a componenti allergico-asmatiche. Per tali proprietà è un rimedio importante nella prevenzione delle allergopatie respiratorie. Inoltre, i frutti della Rosa Canina sono una fonte di Vitamina C concentrata, in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo.
4) Adatoda (Adhatoda Vasica)
Broncodilatatore, antistaminico, espettorante-mucolitico e antisettico.
Aiuta a respirare meglio in caso di tosse, bronchiti acute e croniche e allevia le manifestazioni allergiche a carico dell’apparato respiratorio.