Domenica 11 maggio torna nelle piazze l’Azalea della ricerca di AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, iniziativa che quest’anno compie 30 anni. Con un contributo minimo di 15 euro per ogni pianta di azalea potrete sostenere la ricerca contro i tumori femminili.
Un’iniziativa longeva questa promossa dall’AIRC, che cerca di diffondere il messaggio sul tasso di curabilità dei tumori sempre più elevato: pensiamo ad esempio alla sopravvivenza a 5 anni nelle donne colpite da tumore al seno che arriva all’87%, ed è al 68% per il tumore della cervice uterina.
E poi tante le raccomandazione sulla prevenzione, sulla necessità di aderire agli screening raccomandati, di informarsi rispetto al rischio che comportano stili di vita scorretti che includono fumo, alimentazione sbagliata e sedentarietà.
L’AIRC infatti ricorda che:
Il cancro è una malattia dei geni: perché una cellula dia origine a un tumore deve subire delle mutazioni nel corredo genetico.
Non è una malattia ereditaria, se non in rari casi. Sono l’ambiente in cui viviamo, il cibo, le sostanze con le quali veniamo in contatto e altri agenti naturali a provocare mutazioni nel DNA.
Accade migliaia di volte al minuto ma, per fortuna, i danni sono quasi sempre riparati e le cellule troppo danneggiate vengono eliminate prima che si riproducano.
Il cancro è quindi il risultato del fallimento dei sistemi di riparazione e controllo, molti dei quali dipendono anche dai nostri stili di vita. In sostanza, da come ci comportiamo.
Quindi ricordiamo che domenica ci saranno 20mila volontari, affiancati da diversi ricercatori, che distribuiranno in 3600 piazze circa 600 mila piantine di azalea, ormai simbolo della battaglia contro i tumori femminili.
